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Gilet gialli, rimosso prefetto di Parigi. Premier: stop manifestazioni su Champs-Elysées

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La decisione di Edouard Philippe segue le violenze nella manifestazione parigina di sabato scorso. Annunciato un rafforzamento della "dottrina in materia di ordine pubblico". Simati 170 milioni di euro di danni dall’inizio delle mobilitazioni

Il primo ministro francese Edouard Philippe ha annunciato - dopo le violenze nella manifestazione dei gilet gialli (CHI SONO) di sabato (FOTO) - la sostituzione del prefetto di Parigi, Michel Delpuech, con Didier Lallement, già prefetto della regione Gironda (Bordeaux). Da ora in poi, inoltre, le manifestazioni saranno vietate nei quartieri più colpiti dalla furia devastatrice dei casseur: le zone interdette sono "gli Champs-Elysées a Parigi, Place Pey-Berland a Bordeaux e Place du Capitole a Tolosa".

Multe più salate per chi partecipa a manifestazioni vietate

Il premier francese ha annunciato il rafforzamento della "dottrina in materia di ordine pubblico", aggiungendo poi che si tratta "anzitutto di proteggere il diritto di manifestare". "Non confondo i casseur con la stragrande maggioranza dei gilet gialli che, tra l'altro, oggi non manifestano più", ha continuato Philippe, sottolineando che tutti coloro che "partecipano a queste manifestazioni non dichiarate si rendono complici. La loro unica rivendicazione - ha avvertito durante l'incontro con i media a Matignon, equivalente parigino di Palazzo Chigi - è la violenza". Quindi l'espressa volontà di rendere più salate le multe per chi partecipa a manifestazioni vietate e di fornire nuovi equipaggiamenti agli agenti impegnati sul terreno, tra cui droni e mezzi video. Le misure annunciate questo pomeriggio sono state decise durante una riunione presieduta da Emmanuel Macron a fine mattinata all'Eliseo, in presenza dello stesso Philippe e con i ministri responsabili della Giustizia e dell'Interno, Nicole Belloubet, Christophe Castaner e Laurent Nunez.

Da inizio proteste danni per 170 milioni di euro

Centosettanta milioni di euro: questo l'ammontare stimato dei danni dall'inizio delle mobilitazioni dei gilet gialli, il 17 novembre scorso, realizzato dalla Federazione francese delle assicurazioni (FFA). Un calcolo che non include l'ultima mobilitazione di sabato. Oltre diecimila secondo FFA le denunce di sinistro presentate dai commercianti agli assicuratori. Ai microfoni di Europe 1, il numero uno della Federazione, Bernard Spitz, ha dichiarato che gli assicuratori "ne hanno abbastanza di firmare assegni. Ma penso soprattutto alle persone a cui è stata privata l'attività, in particolare, gli edicolanti che non hanno i muscoli abbastanza solidi per riprendersi con i propri mezzi". Proprio oggi, il ministro della Cultura, Franck Riester, si è recato personalmente sugli Champs Élysées per solidarizzare con i giornalai colpiti dalla furia incendiaria dei casseur e sul web è stata lanciata una colletta in loro sostegno.

Pronto 19esimo atto di protesta, ma Drouet si ritira

Intanto nelle diverse pagine Facebook dei gilet gialli è stata già lanciata la mobilitazione di sabato prossimo, la diciannovesima dall’inizio delle proteste. "Atto 19, torniamo a Parigi", "Atto 19, sit-in agli Champs-Elysees", "Atto 19, non molliamo": questi i titoli di alcune pagine. Scatenato, uno dei leader più radicali, Maxime Nicolle, alias "Fly Rider” annuncia un'altra "grossa, molto grossa azione", in un video in cui esprime soddisfazione per il successo del 18/o atto di due giorni fa. Chi prende una strada diversa è invece Eric Drouet, uno dei leader più ascoltati: "Dopo questa giornata, almeno per me, le manifestazioni sono finite, per il seguito ci saranno vere azioni, blocchi, ecc...abbiamo dimostrato che i cortei li sappiamo fare ma che non funzionano, non veniamo ascoltati con queste marce", lamenta.

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