Dopo che il Parlamento britannico ha bocciato il no deal, oggi la Camera dei Comuni voterà tra il via libera ad accordo a stretto giro, entro mercoledì, e uno a lungo termine. Il presidente del Consiglio europeo: se Inghilterra rivede strategia, leader Ue siano aperti
L’Unione europea tende la mano all’Inghilterra. Dopo che ieri il Parlamento britannico ha bocciato un'uscita dall'Ue senza accordo, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk apre oggi alla possibilità di un rinvio della Brexit per arrivare a un’intesa. "Durante le mie consultazioni prima del Consiglio europeo, chiederò ai 27 leader dell'Ue di essere aperti a un'estensione lunga se il Regno Unito troverà necessario ripensare la propria strategia sulla Brexit e per costruire il consenso attorno a questa", ha scritto su Twitter. Il governo britannico metterà oggi ai voti una mozione in cui chiederà alla Camera dei comuni di scegliere tra il via libera a un accordo sulla Brexit entro mercoledì prossimo e uno a più lungo termine, con l'inevitabile partecipazione britannica alle elezioni europee di maggio. (LE PAROLE CHIAVE DELLA BREXIT)
Avvocato generale corte Ue: "Il voto alle elezioni europee è ostacolo superabile"
Sulla possibilità di un'estensione lunga della permanenza del Regno Unito nell'Ue interviene anche l'avvocato generale della Corte di giustizia europea Eleanor Sharpston: "E' stato suggerito che le elezioni europee di maggio rappresentano un 'ostacolo insuperabile' a qualsiasi estensione della permanenza del Regno Unito nella Ue che vada oltre i 2-3 mesi. Questa è una presentazione troppo semplificata e in ultima analisi falsa della situazione".
Trump: "Futuro accordo commerciale con Gb ha potenziale illimitato"
Mentre a Londra si dibatte per uscire dall'impasse, il presidente statunitense Donald Trump guarda già al "potenziale illimitato" di un'intesa futura con la Gran Bretagna: "La mia amministrazione non vede l'ora di negoziare un accordo commerciale su larga scala con la Gran Bretagna. Il potenziale è illimitato!", ha appunto twittato il tycoon.
La bocciatura del “no deal”
La Camera dei Comuni ha votato ieri sera contro l'opzione di una Brexit "no deal": un voto che ha seguito la bocciatura dell’accordo raggiunto dalla premier Theresa May. I voti contrari all'uscita senza intesa sono stati 321, quelli favorevoli 278. La mozione - modificata e radicalizzata da un emendamento approvato poco prima - è passata contro il volere del governo, che ha subito una nuova cocente sconfitta. May ha ribadito comunque che l'opzione di un "no deal" resta lo sbocco "di default" in mancanza di un accordo o di un rinvio.
Corbyn: “Prenda il controllo il Parlamento”
Secondo il leader dell'opposizione laburista, Jeremy Corbyn, la sconfitta del governo di Theresa May sulla mozione anti-no deal segna la necessità che sia "il Parlamento a prendere il controllo" del processo verso la Brexit. Corbyn ha definito a questo punto "inevitabile" la richiesta all'Ue di un rinvio della Brexit, addossandone la responsabilità alla premier Tory e annunciando l'avvio di consultazioni trasversali del Labour per cercare un accordo di compromesso votabile da una maggioranza della Camera dei Comuni.
Moavero: "Governo italiano sta preparando decreti legge"
Intanto il ministro degli Esteri Enzo Moavero ha annunciato che il governo italiano sta preparando decreti legge in vista della Brexit, in materia di tutela dei cittadini e della stabilità finanziaria e della continuità operativa dei mercati e del settore bancario e finanziario: lo ha confermato in una audizione alla Camera.