La squadra di soccorso è arrivata nella zona del campo base: da una prima ricognizione lungo la parete Rakiot non è stato visto nulla. Al Sunday Times, la fidanzata di Ballard rivela di essersi arresa: “Non ha più senso. Non c'è più speranza”
Dopo il maltempo dei giorni scorsi, sono riprese oggi le ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard, i due alpinisti dispersi da oltre una settimana sul Nanga Parbat. La prima perlustrazione fino a quota 7.100 metri sul versante Nord occidentale, effettuata da un elicottero militare pachistano, ha avuto esito negativo. Lo stesso velivolo ha trasportato in precedenza la squadra di soccorritori - guidata dall'alpinista basco Alex Txikon - depositandola a 4.850 metri tra il campo 1 e il campo 2. Texikon, assieme a un altro alpinista, sono saliti via terra fino quasi all'altezza del Campo 3, mentre gli altri hanno utilizzato i droni per una perlustrazione più accurata. "Il tempo è splendido. Fa molto caldo e il pericolo di valanghe aumenta", è il messaggio dei soccorritori. Finora, grazie alle donazioni online, sono stati raccolti oltre 100mila euro per le ricerche. Ma Stefania Pederiva, la fidanzata di Ballard, si è già arresa: "Non ha più senso. Non c'è più speranza", dice al Sunday Times.
All'opera due elicotteri dell’esercito pakistano
Due elicotteri dell'esercito pachistano sono decollati questa mattina da Skardu per trasportare al Campo 1 del Nanga Parbat la squadra di soccorritori (guidata dall'alpinista basco Txikon, con gli alpinisti spagnoli Felix Criado, Ignacio de Zuloaga, ingegnere esperto di droni e Josep Sanchis, medico del gruppo), impegnata nelle ricerche del 42enne alpinista di Latina e il 30enne compagno britannico, dispersi sullo sperone Mummery, nel versante Nord Occidentale della montagna. A renderlo noto su Twitter è stato l'ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo. "L'alpinista italiano e il compagno inglese saranno cercati utilizzando alcuni speciali droni in grado di volare in alta quota". Durante il percorso sono atterrati a Jaglot per prelevare l'alpinista pakistano Ramat Ullah Baig che fino ad un mese fa faceva parte della spedizione di Nardi e che con lui era arrivato fino a Campo 3, alla base dello sperone Mummery. Txikon e i suoi tre colleghi, tra i quali c’è anche un medico, si sono poi uniti all'alpinista pakistano Ali Sadpara, che si trovava già al campo base e che conosce bene il Nanga Parbat per averlo salito tre anni fa insieme all'italiano Simone Moro su un altro itinerario. Le operazioni di soccorso erano state bloccate durante il weekend a causa del maltempo.
La fidanzata di Ballard: “Non c’è più speranza”
Intanto, dopo le difficoltà nelle ricerche causa tensioni sul Kashmir tra India e Pakistan e maltempo, è ormai palpabile la disperazione tra i familiari. Stefania Pederiva, la fidanzata italiana di Tom Ballard, ha detto che "non c'è più speranza". Con Tom ha parlato l'ultima volta il 22 febbraio: "Si annoiava al campo base. Era calmo, stava bene, era contento di andare e con Nardi vedevano come andava giorno per giorno", ha raccontato, facendo capire che l'impresa era tutt'altro che facile. Le tracce di valanghe nella zona dove è stata avvistata la tenda dei due alpinisti hanno confermato la pericolosità della zona. A pesare sulla lentezza dei soccorsi sono anche gli alti costi per far volare gli elicotteri, oltre 40mila euro al giorno. Così è scattata una raccolta di fondi, che finora ha superato i 100mila euro. "Per noi Daniele non è solo un amico, ma anche un fratello - si legge nella presentazione sulla pagina del sito gofundme.com - una fonte di ispirazione per la sua determinazione, semplicità e soprattutto amore per la vita. Vogliamo ricambiarlo con un piccolo gesto e non lasciare nulla di intentato perché Tom e Daniele tornino a casa". L'iniziativa è stata accolta con calore dalla sorella di Ballard, Kate, che su Facebook ha ringraziato "i meravigliosi esseri umani che hanno chiesto in che modo poter aiutare".