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Svizzera, valanga a Crans-Montana: ricerche concluse, nessun disperso ma c'è una vittima

Mondo

Ieri, intorno alle 14.45, la neve ha travolto il settore della pista Plaine-Morte a circa 3mila metri. Quattro sciatori recuperati dopo i primi soccorsi sono rimasti feriti e uno sarebbe poi deceduto in ospedale. Le operazioni di ricerca si sono concluse questa mattina

Concluse le operazioni di salvataggio delle persone che sono rimaste sepolte ieri, 19 febbraio, sotto una valanga a Crans-Montana, nel Canton Vallese, in Svizzera. Non ci sono dispersi. Quattro sciatori recuperati già dopo i primi soccorsi sono rimasti feriti e uno, secondo fonti svizzere, sarebbe successivamente morto in ospedale. La valanga si è staccata intorno alle 14.45, nel settore della pista Plaine-Morte che arriva a circa 3 mila metri di altezza. I soccorsi sono arrivati sul posto, con anche otto elicotteri e alcuni cani. Alle operazioni, oltre ai Vigili del Fuoco e ai militari, hanno partecipato anche insegnanti delle scuole di sci e lo staff delle stazioni sciistiche vicine, per un totale di 240 persone.

Neve di circa due metri di spessore

Uno dei dipendenti del resort a Crans Montana ha detto che è caduta una quantità incredibile di neve: "Circa due metri di spessore e 300 metri di lunghezza. È stata una valanga di primavera". L'uomo ha anche spiegato che sulla pista coinvolta gli sciatori "non si attrezzano con i rilevatori di valanghe" perché il rischio è solitamente considerato basso. 

Il presidente di Crans-Montana: "Siamo scioccati"

La neve ha ricoperto il fondo della pista Kandahar per circa tre-quattrocento metri. "Siamo scioccati", ha detto ieri il presidente di Crans-Montana, Nicolas Féraud. A complicare le ricerche, anche le condizioni della neve che è risultata molto compatta.

Gare femminili a Crans Montana il prossimo week-end

L'Istituto per lo Studio della Neve e delle Valanghe aveva limitato il rischio valanghe al livello due, su una scala di cinque. Le slavine, in genere, si abbattono nelle zone fuori pista e molto raramente su quelle segnate. A Crans Montana, il prossimo week-end, sono in programma le gare femminili della Coppa del mondo di sci. Il patron del torneo, Marius Robyr, ha spiegato che questo incidente non dovrebbe mettere a rischio la competizione: "Piuttosto che rimandare indietro i 120 soldati che ci stanno aiutano a preparare la pista, abbiamo chiesto loro di aiutare i soccorritori".

Gli incidenti in montagna a febbraio

Febbraio si conferma un mese nero per gli sciatori. L'ultimo incidente, appena 24 ore prima di quello di Crans Montana, ha visto coinvolta una tredicenne francese, morta a causa dei traumi riportati da una caduta mentre stava sciando, a Cogne. Il 6 febbraio, sulle Alpi Carniche, in Friuli, era rimasto ucciso uno scialpinista italiano, sepolto sotto un metro di neve, travolto da una valanga durante un'escursione in solitaria. Alcuni giorni prima altri quattro sciatori erano morti per una valanga fuori pista a Courmayeur, in Valle d'Aosta.

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