Usa 2020, anche Bernie Sanders si candida per le primarie dem

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Il senatore del Vermont torna a correre per la nomination democratica, dopo la sconfitta del 2016 contro Hillary Clinton. In sole quattro ha raccolto un milione di dollari di donazioni per la campagna elettorale

Bernie Sanders ci riprova: correrà per le elezioni presidenziali del 2020. Il senatore democratico ha annunciato oggi la propria candidatura, dopo il tentativo andato a vuoto nel 2016. Sanders aveva infatti perso la nomination democratica vinta dall’avversaria Hillary Clinton. "La nostra campagna non è solo per sconfiggere Donald Trump", ha affermato il senatore in una email ai sostenitori. "La nostra campagna è per la trasformazione del nostro Paese e per la creazione di un governo basato sui principi della giustizia economica, sociale, razziale e ambientale". Poi attacca il presidente Donald Trump: “È un imbarazzo per il Paese”, un "bugiardo patologico", un "razzista". In sole quattro ore il senatore democratico ha raccolto un milione di dollari di donazioni per la sua campagna presidenziale.

Nel 2015 raccolse 1,5 miliardi di dollari in 24 ore

Se il trend sarà confermato, Sanders si appresta a battere il record di 1,5 miliardi di dollari raccolti nelle prime 24 ore, come avvenne dopo l'annuncio della sua candidatura nel 2015. La stessa cifra è già stata raccolta da uno dei suoi avversari per le primarie democratiche, la senatrice californiana Kamala Harris.

La seconda volta di Sanders

Bernie Sanders vanta una macchina organizzativa e di volontari più che capillare ereditata dalla campagna del 2016 e attiva in tutti e 50 gli stati Usa. Il candidato alle presidenziali 2020 si definisce un democratico socialista e ha 77 anni. È senatore per lo stato del Vermont dal 2013, prima era stato deputato alla Camera. Esponente indipendente affiliato al Partito Democratico, le idee di Sanders sono molto progressiste e di sinistra rispetto alle proposte tradizionali del partito. La sua candidatura per questa seconda corsa alle primarie era attesa da tempo: nel 2016 il suo nome aveva raccolto un ampio consenso, soprattutto tra i più giovani. Oltre a lui, sono una quindicina i candidati del Partito Democratico Usa. Tra questi, anche le senatrici Elizabeth Warren, la cui piattaforma politica si basa sulla lotta alle disuguaglianze economiche, Kirsten Gillibrand, Amy Klobuchar e Kamala Harris.

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