"Gabriele si è alzato dal letto e vede anche se in maniera offuscata", fanno sapere dal collettivo Cesura Lab. Il 34enne ferito in Siria è ancora a Baghdad: “La procedura di rimpatrio è già avviata, ci vorrà qualche giorno”, dicono i colleghi
Gabriele Micalizzi, il fotoreporter ferito in Siria dalle schegge di un razzo, "sta bene e vede da entrambi gli occhi". A riferirlo sono i suoi colleghi di Cesura Lab, collettivo di fotografia fondato nel 2008. "Si trova attualmente ricoverato nell'ospedale militare di Baghdad ed è seguito dai medici sul posto che stanno gestendo le lesioni riportate al volto e alle braccia. Ieri abbiamo parlato nuovamente al telefono con lui e ci ha confermato di stare bene, di essersi alzato e di vedere da entrambi gli occhi anche se in maniera ancora offuscata", scrivono in una nota pubblicata su Facebook. Si smentisce quindi la notizia circolata nei giorni scorsi secondo cui il fotoreporter avrebbe perso la vista da un occhio.
Un ringraziamento per tutto il supporto
Dal collettivo di Cesura Lab sottolineano che “ci vorrà ancora qualche giorno per riaverlo con noi in Italia e poterlo riabbracciare. La procedura di rimpatrio è già avviata e una struttura ospedaliera adeguata è già pronta ad accoglierlo”. Nel frattempo, Gabriele, la sua famiglia e Cesura ringraziano tutte le persone che hanno contributo al soccorso e alle cure di Micalizzi: dalla Farnesina, al personale dell’ospedale che l’ha preso in carico; dai giornalisti che hanno aiutato a evacuarlo, all’avvocato Alessandra Ballerini. “Grazie di cuore anche a tutti coloro che ci hanno aiutato a gestire questa emergenza al meglio e che ci hanno fatto sentire la loro presenza in questi giorni”, conclude Cesura, aggiungendo: “Ti aspettiamo. Never never never give up”.