Il presidente venezuelano ha affermato che "Federica Mogherini è destinata al fallimento se continua ad ascoltare la destra venezuelana". Ha poi definito l'aiuto umanitario annunciato dagli Usa una “trappola avvelenata”. Guaidò: nuova manifestazione il 12 febbraio
No alla mediazione della Ue, no alla "posizione ideologizzata" dell'Unione Europea. Con queste parole il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, respinge il documento finale del Gruppo di Contatto internazionale della Ue presentato a Montevideo, che chiede "elezioni presidenziali libere" nel Paese latinoamericano (MADURO SCRIVE AL PAPA - LA REPLICA). Guaidò intanto non resta a guardare e indice una nuova manifestazione per martedì 12 febbraio per esigere la definitiva fine dell'"usurpazione" della presidenza da parte di Nicolas Maduro (CHI E' MADURO).
Guaidò: in piazza il 12 febbraio
In un tweet Guaido fissa l'appuntamento per le 10.00, sottolineando che "continueremo fino a raggiungere il nostro obiettivo". In un altro messaggio il leader indice per "sabato e domenica mobilitazioni nelle strade" avvertendo che "ci organizzeremo per far arrivare l'aiuto umanitario".
"Aiuto umanitario è trappola avvelenata"
Aiuti umanitari che invece Maduro rifiuta. Quelli annunciati dagli Stati uniti, dice il presidente venezuelano, sono "uno show", una "trappola avvelenata". Assicura che "non permetterà un aiuto umanitario falso", aggiungendo che "non esiste in Venezuela una crisi umanitaria", un tema "fabbricato negli Usa 4 anni fa". "Non saremo i mendicanti di nessuno", aggiunge.
Maduro boccia il documento di Montevideo
Nel respingere la mediazione Ue, Maduro sostiene il Gruppo di Contatto" sia "di parte e ideologizzato". Nel documento del gruppo, creato per iniziativa della Ue, si parla anche dell'invio di una missione tecnica per "i contatti necessari con gli attori venezuelani rilevanti" al fine di creare "le garanzie necessarie per un processo elettorale credibile" e "permettere l'arrivo urgente di assistenza" umanitaria. A questo proposito Maduro si dice "pronto e disposto ad accogliere qualsiasi inviato del gruppo di Contatto per stabilire un contatto visivo, contatto fisico, contatto mentale". Il presidente venezuelano infatti ha accusato la Ue di "non ascoltare la verità del Venezuela, di essere sorda di fronte alla verità della rivoluzione". E ha rivolto parole dure all'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini: "E' destinata al fallimento e continua ad ascoltare la destra venezuelana" dice Maduro in conferenza stampa a Caracas. "Io - ha aggiunto - riceverò comunque qualsiasi inviato del Gruppo che vorrà incontrarmi".