Francia, i gilet gialli tornano in piazza. Scontri a Parigi: un ferito

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Dodicesimo sabato consecutivo di protesta del movimento francese. Nella Capitale contatti manifestanti-polizia: fumogeni e cassonetti bruciati. A Strasburgo, centinaia di persone si sono riunite in centro. A Valence 18 persone interrogate dalla polizia

Dodicesimo sabato consecutivo di proteste per i gilet gialli (CHI SONO). A Parigi, dove è stata organizzata anche una marcia bianca contro le violenze delle scorse settimane, si sono registrati scontri fra manifestanti e polizia: i disordini si sono verificati nei pressi di Place de la Republique e almeno una persona è rimasta ferita. Alta tensione anche a Strasburgo dove centinaia di persone si sono riunite tra Place Kleber e la stazione e sarebbero anche stati lanciati lacrimogeni. Prima della manifestazione a Valence, invece, 18 persone sono state interrogate dalla polizia. In un tweet, la Prefettura della città ha detto di aver sottoposto a fermo vari manifestanti e "effettuato sequestri d'armi e di oggetti come mazze da baseball, asce, taglierini e maschere a gas”.

A Parigi appelli alla calma e scontri

Nella capitale francese, a partire da mezzogiorno, è iniziato un corteo tra Place Daumesnil, nel dodicesimo arrondissement, e Place de la Republique, in risposta alle violenze che hanno caratterizzato gli appuntamenti precedenti dei gilet gialli e in omaggio alle vittime degli scontri. In prima fila c’era Jerome Rodrigues, il manifestante rimasto ferito all'occhio una settimana fa mentre riprendeva con la telecamera gli scontri alla Bastiglia. Durante la settimana, esponenti del movimento hanno lanciato appelli alla "calma", ma non sono mancati gli scontri tra i manifestanti e la polizia. Il ministero dell'Interno francese ha annunciato che 17.400 persone hanno preso parte alle manifestazioni in corso in tutta la Francia. Precedentemente altre fonti avevano indicato la presenza di 13.800 manifestanti a Parigi. Nella Capitale alcune persone hanno bruciato monopattici elettrici, bidoni della spazzatura, pensiline, edicole e lanciato lacrimogeni. Gli agenti stanno lanciando periodiche cariche per facilitare l'evacuazione di place de la Republique. Secondo un funzionario di polizia, "piccoli gruppi di casseur", teppisti che stanno disturbando la manifestazione, rifiutano l'ordine di disperdersi.

"Notte gialla" dalle 17 alle 22

Il corteo fino a Place de la Republique si è concluso intorno alle 16. La prefettura ha reso noto che, oltre alla manifestazione di questa mattina, era stata chiesta e ottenuta autorizzazione per una nuova "notte gialla", dalle 17 alle 22. La settimana scorsa, un primo tentativo di "notte gialla" era fallito per i violenti incidenti che avevano spinto la polizia a evacuare la piazza.

Il ministro dell’Interno Castaner: “Dispiegate 80mila unità”

Il ministro dell'Interno, Cristophe Castaner, ha assicurato che il dispositivo di sicurezza allestito per oggi sarebbe stato "potente e reattivo" con circa 80mila unità dispiegate su tutto il territorio francese.

Le manifestazioni nelle altre città

Valence, capoluogo della prefettura di Drome, è stato scelto come raduno regionale dopo la visita nei giorni scorsi del presidente francese Emmanuel Macron nell'ambito del dibattito nazionale lanciato come risposta alle proteste. Nella città si sono radunate 5.400 persone. Cortei anche a Bordeaux, Nantes, Rouen o Caen, mentre a Tolosa è stata organizzata per domani un’assemblea dei cittadini nel tentativo di strutturare il movimento.

Presidio davanti all'Ikea di Bruxelles

In Belgio, invece, una cinquantina di gilet gialli hanno inscenato oggi pomeriggio un presidio davanti all'entrata di Ikea nella zona di Anderlecht a Bruxelles. Secondo quanto riferiscono i media belgi, un grande striscione con su scritto "Tassiamo le multinazionali e non i lavoratori", è stato dispiegato all'entrata del grande magazzino mentre i manifestanti scandivano slogan sulla "giustizia sociale" lamentando i "sacrifici fatti" dai lavoratori. I gilet gialli hanno distribuito volantini alla gente e consigliato loro di andare a fare compere in altri negozi. "Ikea fa parte delle multinazionali che pagano meno tasse e fa molti profitti", ha spiegato Patricia Van Walle, portavoce dei gilet gialli per la manifestazione odierna.

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