Francia, cinque arresti per l'attentato di Strasburgo

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(Getty Images)

Le persone fernate sono sospettate di essere coinvolte nella fornitura di armi a Cherif Chekatt, il killer che l’11 dicembre ha ucciso 5 persone al mercatino di Natale della città. Si tratta di sogegtti già noti alla polizia, con precedenti per vendita di armi

Cinque persone sono state arrestate in Francia perché sospettate di essere coinvolte nell’attentato di Strasburgo. Nell’attacco, avvenuto lo scorso 11 dicembre nel mercatino di Natale della città, sono morte cinque persone, tra cui il giornalista italiano Antonio Megalizzi. Sembra che i cinque arrestati siano coinvolti nella fornitura di armi al jihadista Cherif Chekatt, il killer ucciso dalla polizia in un blitz la sera del 13 dicembre. 

Gli arrestati

Secondo il quotidiano Le Point, si tratta di Albert B, un 78enne con precedenti per detenzione e vendita di armi, e il nipote Stéphane, di 34 anni, che avrebbe svolto il ruolo di intermediario tra lo zio e Audrey M, un 37enne che avrebbe ospitato il killer alla vigilia dell’attentato. Proprio quest’ultimo, accusato di far parte di un'organizzazione terroristica e di acquisto e detenzione di armi, avrebbe detto alla polizia di aver accompagnato Chekatt da Stéphane.

La famiglia del killer

Secondo gli elementi preliminari dell'indagine giudiziaria, Cherif Chekatt aveva infatti premeditato il suo attacco. Aveva detto alla sua famiglia dei suoi desideri di martirio e aveva cercato armi per mesi. Già nei giorni successivi all’attentato, i genitori e due fratelli di Chekatt erano stati fermati, e si era cercato di appurare se il fratello maggiore, Sami Chekatt, fosse a conoscenza del piano e se gli avesse fornito supporto logistico. Entrambi erano schedati in Francia con la 'fiche S' (COSA SIGNIFICA), perché ritenuti a rischio di radicalizzazione. Cherif, 29 anni, era però considerato un delinquente comune con 27 condanne per furti, rapine e spaccio di droga. 

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