Brexit, Theresa May presenta il "Piano B" in Parlamento

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Dopo i colloqui con gli altri partiti di Westminster e i leader dell'Ue, la premier pensa di sbloccare lo stallo sul cosiddetto 'backstop' e valuta una modifica all'accordo di pace del Venerdì Santo. Media britannici: nessuno spazio per una Brexit più soft

Dopo la bocciatura dell'accordo di divorzio raggiunto dalla premier a novembre con l'Ue e la mancata sfiducia al governo presentata dall’opposizione laburista, Theresa May oggi è attesa alla Camera dei Comuni. Qui è previsto un aggiornamento ai parlamentari britannici sui suoi tentativi di realizzare un "Piano B" per la Brexit, dopo i colloqui avuti con gli altri partiti che siedono a Westminster e i leader dell'Ue. Secondo il Daily Telegraph per sbloccare lo stallo sul cosiddetto "backstop", la premier starebbe valutando una modifica all'accordo di pace del Venerdì Santo che mise fine al conflitto nordirlandese. Sempre secondo la stampa inglese, che cita fonti di Downing Street, May punta dunque a riproporre il suo piano originario, con l'impegno però a cercare di aggirare la questione del backstop. Non ci sarebbe quindi spazio per delle concessioni alle opposizioni o per una Brexit più soft e l'impianto generale rimarrebbe quello del piano A.

Il piano di May per sbloccare il "backstop"

In base a quanto riportano i media britannici, una delle proposte in fase di elaborazione da parte di Theresa May sarebbe la riscrittura dell'accordo del 1998, per assicurare l'Irlanda sull'impegno del Regno Unito a mantenere aperto il confine irlandese, dopo l'uscita dall'Unione europea. Secondo le valutazioni di alcuni ministri, sostiene il Daily Telegraph, un emendamento all'accordo di pace potrebbe risolvere la questione del 'backstop', che ha portato alla bocciatura dell'accordo negoziato con Bruxelles. Al backstop, la clausola di emergenza per mantenere aperto il confine irlandese nel caso Londra e la Ue non stringano un nuovo accordo commerciale nella fase di transizione post Brexit, si sono opposti oltre un centinaio di deputati conservatori e i dieci deputati nordirlandesi del Democratic unionist party.

Un'intesa difficile con le opposizioni

La Camera dei Comuni britannica voterà il 29 gennaio il cosiddetto "Piano B" sulla Brexit del governo Tory di May. L'obiettivo del governo britannico è quello di trovare una difficile intesa con le opposizioni: il leader laburista Jeremy Corbyn  chiede la rinuncia a ogni ipotesi di no deal. Lo stesso Corbyn, nelle settimane precedenti, aveva lanciato una sorta di ultimatum a May: se la premier non accetta un compromesso su una nuova proposta di accordo per una Brexit più soft, che includa la permanenza del Regno nell'unione doganale, il Labour è pronto a presentare una nuova mozione di sfiducia per arrivare a elezioni anticipate, ma anche a valutare l'opzione di "una nuova consultazione pubblica". Ovvero un referendum bis.

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