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Brasile, si insedia il presidente Bolsonaro: "Cambieremo il destino del Paese"

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L'ex militare che governerà per 4 anni nel suo primo discorso ha promesso che libererà il Paese dai "retaggi ideologici" nel pieno rispetto delle "religioni e della tradizione giudaico-cristiana". Decina di migliaia di sostenitori lo hanno acclamato per le strade

In Brasile inizia l’era di Jair Bolsonaro (CHI È). Il neo capo di Stato ha giurato si è insediato insieme al suo vice, il generale Hamilton Mourao, proclamato dal presidente del Senato, Eunício Oliveira, durante una cerimonia nella sede del potere legislativo a Brasilia. Il leader della destra populista sarà alla guida del gigante sudamericano per i prossimi quattro anni. Nel suo primo discorso ha promesso che libererà il Paese dai "retaggi ideologici", nel pieno rispetto delle "religioni e della tradizione giudaico-cristiana, e "combatterà contro l'ideologia di genere", senza "discriminazioni né divisioni". Lungo il tragitto per arrivare al Congresso, Bolsonaro, accompagnato dalla moglie Michelle, è stato acclamato da decine di migliaia di sostenitori.

Il discorso di Bolsonaro dopo il giuramento

Le prima parole di Bolsonaro dopo il giuramento sono state per ribadire il suo impegno per un Paese libero da "discriminazioni" e "senza divisioni". "Chiedo a ciascuno dei membri del Congresso di contribuire a liberare definitivamente il Paese dal giogo della corruzione, della violenza, della sottomissione ideologica", ha detto il neo presidente, promettendo di promuovere un "circolo virtuoso" in campo economico, che serva per rilanciare la crescita e la fiducia dei mercati esteri, attraverso "riforme strutturali" che garantiscano "la sostenibilità dei conti pubblici", così come "meno regolamenti e meno burocrazia". Nel suo breve discorso - durato appena una decina di minuti - Bolsonaro si è anche riferito alla questione della sicurezza pubblica, confermando che intende ampliare il "diritto alla legittima difesa", nonché "onorare coloro che sacrificano la loro vita in nome della sicurezza di tutti". Ma la serata è lunga per Bolsonaro: prima il Palazzo Planalto, sede del governo, per ricevere la fascia presidenziale dal presidente uscente, Michel Temer, poi un altro discorso, il saluto delle autorità estere, la cerimonia di insediamento dei 22 membri del suo gabinetto e, infine, il ricevimento di gala ospitato nella sede del ministero degli Esteri.

L’arrivo in Parlamento in Rolls Royce

Bolsonaro e la moglie sono arrivati in Parlamento a bordo di una Rolls Royce decappottabile "Silver Wraith" Roadster: la coppia era in piedi, dentro l'auto, circondata dalle guardie del corpo e seguiti dai soldati a cavallo del reggimento Dragones de la Independencia, la guardia d'onore del presidente. Nel breve tragitto, il presidente e la moglie sono stati salutati dalle migliaia di persone accorse sull'Esplanade del los Ministerios, un viale centralissimo simbolo di tutto il potere politico.

I capi di Stato presenti

Alla cerimonia hanno assistito i presidenti di Bolivia, Evo Morales, Cile, Sebastian Pinera, Honduras, Juan Orlando Hernandez, Paraguay, Mario Abdo Benitez, Peru', Martin Vizcarra, e Uruguay, Tabare Vazquez. Presenti anche i primi ministri di Israele, Benjamin Netanyahu, Ungheria, Viktor Orban, e Marocco, Saadedine Othmani, cosiì come i
presidenti di Portogallo, Marcelo Rebelo de Souza, e Capo Verde, Jorge Carlos Fonseca. Le congratulazioni di Trump sono invece arrivate su Twitter: "Grande discorso di inaugurazione, gli Usa sono con te".

Il messaggio di Bolsonaro

L’ex militante di estrema destra, che ha battuto al ballottaggio il rivale Fernando Haddad di quasi 12 punti lo scorso 28 ottobre, in un breve video diffuso su Twitter prima della cerimonia, ha chiesto l'appoggio dei suoi connazionali per "cambiare il destino" del Paese sudamericano e ha detto di voler “anzitutto ringraziare Dio per il fatto di essere vivo", riferendosi all'attentato subìto nel settembre scorso, quando fu accoltellato al ventre durante un meeting elettorale. Ma la sua gratitudine, aggiunge, va anche "ai cittadini brasiliani per l'appoggio dato e la fiducia che avete espresso per il nostro lavoro". "Intendiamo cambiare il destino del nostro Brasile" e per questo "dobbiamo continuare ad avere il vostro appoggio insostituibile", ha concluso l'ex militare, prima di chiudere il suo messaggio con uno dei suoi slogan preferiti: "Il Brasile al di sopra di tutto, Dio al di sopra di tutti".

Lula dal carcere: sarà un anno di lotta e resistenza

E nello stesso giorno dell’insediamento di Bolsonaro è arrivato anche il messaggio dell’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, secondo cui il 2019 sarà un anno di "lotta e resistenza". "Possono catturare una persona, come hanno fatto con me, ma non potranno imprigionare le nostre idee e ancora meno potranno impedire che il futuro diventi realtà", ha scritto Lula dalla sua cella di Curitiba dove, dallo scorso aprile, sconta una condanna a 12 anni per corruzione e riciclaggio. Il leader storico della sinistra brasiliana ha assicurato che quello che si apre oggi "sarà un anno di molte lotte e molta resistenza, per impedire che il nostro popolo sia punito ancora più di quanto lo sia già stato", prima di riprendere a modo suo uno degli slogan di Bolsonaro: "Il Brasile ha bisogno di cambiare, sì, ma deve cambiare in meglio". "Non abbasseremo la testa, né lasceremo che sciupino la nostra gioia di vivere e di combattere per giungere a tempi migliori", ha aggiunto Lula, sottolineando che "abbiamo sempre avuto il coraggio della lotta, e il coraggio per ricominciare", prima di concludere citando le parole di una canzone di Chico Buarque: "Domani sarà un altro giorno".

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