Attentato Strasburgo, in un video il killer giura fedeltà all'Isis

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Il filmato, svelano fonti giudiziarie, è stato recuperato durante una perquisizione. Lo Stato islamico aveva rivendicato l’attacco qualche minuto dopo la morte di Cherif Chekatt

Un video con il giuramento di fedeltà all’Isis di Cherif Chekatt, l’uomo che lo scorso 11 dicembre ha attaccato il mercatino di Natale di Strasburgo uccidendo 5 persone (tra cui l’italiano Antonio Megalizzi), è stato ritrovato su una chiavetta Usb durante le perquisizioni. A rivelarlo sono fonti giudiziarie. L’attentato (FOTO - TESTIMONIANZE) nel centro della città francese, che ha provocato anche 11 feriti, era stato rivendicato dall'organo di propaganda dello Stato islamico qualche minuto dopo la morte di Chekatt, ucciso dalla polizia durante un blitz.

Chekatt sepolto in un luogo segreto a Strasburgo

Cherif Chekatt, intanto, è stato sepolto nella massima segretezza sabato all'alba in un cimitero di Strasburgo, in un luogo non precisato. Il sindaco Roland Ries, in un primo momento, si era opposto alla sepoltura dell’uomo sul territorio comunale e aveva accennato a un eventuale rimpatrio della salma in Algeria, Paese di origine della famiglia. Questa posizione, però, era stata poi rivista anche dopo che il Consiglio del Culto musulmano di Francia aveva lanciato un appello al Comune di Strasburgo a seppellire Chekatt “al più presto possibile” e “nell'anonimato” per “evitare di farne una vittima”.

L’Isis l’aveva proclamato un suo “soldato”

Dopo la sparatoria al mercatino, durante la quale Chekatt era stato sentito urlare “Allah Akbar”, il terrorista era stato avvistato dopo 48 ore di caccia all'uomo. Una pattuglia di tre poliziotti, contro la quale il ricercato aveva aperto il fuoco, ha reagito uccidendolo. Pochi minuti dopo, attraverso la sua agenzia di propaganda, l'Isis aveva proclamato Chekatt un suo “soldato”. La rivendicazione era stata bollata come “una mossa opportunista” dal ministro dell'Interno francese Christophe Castaner.

Chi era Cherif Chekatt

Cherif Chekatt, 29 anni, era considerato un delinquente comune con 27 condanne per furti, rapine e spaccio di droga, anche se era schedato come a rischio radicalizzazione (COSA VUOL DIRE). Poche ore prima dell'attacco era sfuggito a una retata della polizia, che non lo aveva trovato in casa. Gli agenti agivano nell'ambito di un'inchiesta per rapina a mano armata e tentato omicidio. Per quanto riguarda l’inchiesta sulla sparatoria, un uomo è stato arrestato e denunciato per complicità e favoreggiamento, probabilmente per aver fornito armi a Chekatt; mentre il fratello del terrorista, anche lui radicalizzato, è stato arrestato in Algeria all'indomani dell'attacco di Strasburgo.

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