Midterm: villaggio britannico offeso da un candidato repubblicano

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Nick Stella, esponente del Gop in Illinois, ha pubblicato su Facebook la foto di una fatiscente cittadina inglese come avvertimento di come diventerebbe l’America se si votasse per i Democratici. Il paragone ha sollevato l’indignazione e le polemiche dei residenti

Mentre si avvicinano le elezioni di midterm negli Stati Uniti, un’accesa polemica lega un candidato repubblicano per il congresso americano a un villaggio britannico. Durante la campagna elettorale, infatti, Nick Stella ha usato l’immagine di una strada fatiscente della cittadina di Jaywick, nell’Essex, per “mettere in guardia” gli elettori americani da come diventerebbe il Paese se alle prossime elezioni scegliessero di votare i Democratici. Una scelta che, come riporta la stampa britannica, non è piaciuta ai residenti del villaggio che si sono sentiti oltraggiati.

Il post su Facebook

Nick Stella, candidato repubblicano, compete contro il Democratico Bill Foster nell’11esimo distretto in Illinois. Per convincere gli americani a votare per lui, ha postato sulla pagina Facebook della propria campagna – al momento non più disponibile – l’immagine di una via dissestata di Jaywick Sands, circondata da case in legno fatiscenti e con un cartellone con il volto della democratica Nancy Pelosi. "Aiuta il presidente Trump a tenere l'America fiorente e sulla buona strada. Un voto per Foster è un voto per la Pelosi. Non possiamo tornare a pignoramenti, disoccupazione e recessione economica", ha scritto Stella nel messaggio sul social.

L’indignazione di Jaywick

La vicenda, ripresa per prima da Buzz Feed News, ha scatenato l’indignazione delle autorità locali e dei residenti di Jaywick che hanno sottolineato che quella foto è vecchia. Il villaggio dell'Essex è stato giudicato nel 2010 e nel 2015 il più povero di tutta l'Inghilterra ma successivamente si è sottoposto a massicci lavori di risanamento e ad oggi appare molto diverso da come ritratto in quella fotografia. Critiche sono arrivate anche su Twitter, dove il post è stato preso in giro da molti. In risposta alle accuse, il capo della campagna di Stella ha assicurato che non c'era intenzione di offendere il villaggio di cui, dice, “non conoscevamo nemmeno il nome e lo abbiamo preso solo come un esempio”.  Ha poi ventilato l'ipotesi di una visita in futuro.

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