Cristiano Ronaldo, Der Spiegel pubblica l’accordo con Kathryn Mayorga

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Il giornale tedesco ha diffuso le carte dell'accordo extragiudiziale tra il calciatore e la donna che lo ha denunciato per stupro. Il portoghese l'avrebbe pagata per tacere. Nessuna conferma da parte dei legali del campione

Nuovo capitolo nella vicenda che vede Cristiano Ronaldo denunciato per violenza sessuale da Kathryn Mayorga. Il giornale tedesco Spiegel ha pubblicato le carte che proverebbero l’esistenza di un accordo scritto con cui il calciatore ha comprato il silenzio della donna, per 375mila dollari, sulla presunta violenza che sarebbe avvenuta nel 2009, nella camera di un hotel a Las Vegas. Il giornale ha ottenuto i documenti nell’ambito dello scandalo Football Leaks dello scorso anno. La scorsa settimana era stato sempre lo Spiegel a rivelare proprio le accuse di Mayorga nei confronti della star portoghese. Al momento, non c’è stata nessuna conferma o smentita da parte dei legali del campione sull’autenticità delle carte, come spiega anche il giornale tedesco.

L'accordo per il silenzio di Mayorga

L’ accordo, come mostrano le carte dello Spiegel, sarebbe stato sottoscritto il 12 gennaio 2010. Sull’ultima delle tre pagine, compaiono poi le firme degli interessati, cioè Ronaldo - tramite il suo avvocato Carlos Osório de Castro -, Mayorga , e gli altri legali presenti. Il documento serviva a fare in modo che la donna non parlasse dell’accaduto, dietro compenso. E prevedeva dunque che cessassero le richieste di azione penale e civile nei confronti del calciatore della Juventus. Previsto, inoltre, per le terze parti che fossero venute a conoscenza dell'episodio, di tacere. Il giornale mostra anche dei passaggi in cui ci si riferisce a "Topher" come a Ronaldo. "In un documento aggiuntivo, gli avvocati chiariscono: Topher sta per Ronaldo. Questa lettera è firmata dallo stesso calciatore", scrive lo Spiegel mostrando la parte delle carte su cui compare la firma del calciatore.

Le domande su quanto accaduto a Las Vegas

Nel documento sono contenuti anche dei questionari che sarebbero stati sottoposti a Ronaldo. “Si è lamentata del fatto che l'ho costretta", si legge in una risposta. Si dice anche che Mayorga aveva detto "no" e chiesto che si fermasse più volte durante il rapporto. In una seconda versione dello stesso questionario, tre mesi dopo, le risposte sembrano diverse, racconta lo Spiegel: il sesso era stato consensuale, e la donna non avrebbe detto "no" o "stop".

La firma delle carte dopo il presunto stupro

Subito dopo che era trapelata la notizia del presunto stupro, era anche emerso che la donna era stata avvicinata da alcuni membri dello staff del campione che, approfittando del suo stato di fragilità, l'avrebbero costretta proprio a firmare l'intesa che la impegnava a non raccontare a nessuno quanto accaduto. "Ho firmato perché ero terrorizzata da possibili rappresaglie e dal subire una enorme umiliazione pubblica", ha spiegato lei quando è uscita allo scoperto, svelando di aver trovato il coraggio di parlare grazie al movimento #metoo e di soffrire ancora oggi, a nove anni di distanza, di stati depressivi e di stress a causa di quanto accaduto.

Premier portoghese difende Ronaldo

Intanto, ieri, a difesa del calciatore si era schierato il primo ministro del Portogallo, Antonio Costa, che in un’intervista televisiva del 6 ottobre - ripresa da diversi media internazionali - aveva invocato "la presunzione d'innocenza" per l'attaccante della Juve. "Non è sufficiente essere accusati per diventare colpevoli", aveva affermato Costa aggiungendo che "se c’è qualcosa di cui abbiamo la prova è che (Ronaldo) è uno straordinario professionista, uno straordinario calciatore e qualcuno che ha dato prestigio al Portogallo".

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