Cristiano Ronaldo respinge le accuse di stupro: "Crimine abominevole"

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Il campione portoghese su Twitter: "Attendo con ansia il risultato di eventuali indagini e processi, perché nulla pesa sulla mia coscienza". Ad accusarlo di violenza sessuale è Kathryn Mayorga: sostiene di essere stata stuprata a Las Vegas dal calciatore nel 2009

Cristiano Ronaldo non ci sta e respinge le accuse di stupro a suo carico. "Attendo con ansia il risultato di eventuali indagini e processi - scrive su Twitter - perché nulla pesa sulla mia coscienza. Nego fermamente le accuse emesse contro di me. Lo stupro è un crimine abominevole che va contro tutto ciò che sono e tutto ciò in cui credo. Mi rifiuto di alimentare lo spettacolo mediatico creato da persone che cercano di promuovere solo se stesse a mie spese". Il campione della Juventus si riferisce a quanto sostenuto da Kathryn Mayorga, la 34enne che lo accusa di violenza sessuale. La donna ha raccontato al settimanale tedesco Der Spiegel che la notte del 13 giugno del 2009, in una camera d'albergo di Las Vegas, fu spinta su un letto dal calciatore e costretta a subire un rapporto contro la sua volontà. Mayorga sostiene anche di aver ricevuto 375mila dollari per tacere, dopo essere stata costretta a firmare un accordo di riservatezza che la obbligava al silenzio.

La denuncia contro Ronaldo negli Usa

La vicenda è ricostruita nelle carte depositate alla corte del Nevada, dove Kathryn Mayorga ha presentato una denuncia civile contro Ronaldo. Da subito i legali del campione portoghese hanno parlato di notizie "palesemente illegali". "Fake news", come le ha definite poi lo stesso Ronaldo su Instagram, negando ogni cosa dopo che la polizia di Las Vegas ha confermato l'indagine. "Vogliono farsi pubblicità attraverso il mio nome. È normale - aveva affermato CR7 - facendo il mio nome vogliono acquisire fama. Ma fa parte del mio lavoro. Io sono un uomo felice, è tutto a posto".

Il presunto stupro a Las Vegas nel 2009

Mayorga, all'epoca dei presunti fatti aveva 25 anni. Mentre in quel giugno del 2009 Ronaldo ne aveva 24. Il campione era in vacanza a Las Vegas con il cognato e il cugino ed era l'estate del suo passaggio dal Manchester United al Real Madrid. Kathryn lo avrebbe conosciuto nel nightclub dove lavorava, il Rain, all'interno del Palms Casinò Resort. Accettò l'invito del campione nella sua suite. La donna - si legge nelle carte, secondo quanto riportano diversi media internazionali - si stava cambiando per un bagno nella hot tub quando improvvisamente, ricorda, subì le pressanti avance di Ronaldo. Il calciatore l'avrebbe quindi spinta sul letto e, nonostante lei urlasse 'no' e 'basta', l'avrebbe costretta ad avere un rapporto sessuale. Al termine Ronaldo l'avrebbe lasciata andare dicendo: "Mi dispiace, di solito sono un gentiluomo". Secondo le ricostruzioni, quella sera la Mayorga fu effettivamente sottoposta in ospedale ad accertamenti medici.

L'accordo di riservatezza

Dopo l’episodio, la donna sarebbe stata avvicinata da alcuni membri dello staff del campione che, approfittando del suo stato di fragilità, l'avrebbero costretta a firmare l'intesa che la impegnava a non raccontare a nessuno quanto accaduto. "Ho firmato perché ero terrorizzata da possibili rappresaglie e dal subire una enorme umiliazione pubblica", ha spiegato Kathryn quando è uscita allo scoperto, svelando di aver trovato il coraggio di parlare grazie al movimento #metoo e di soffrire ancora oggi, a nove anni di distanza, di stati depressivi e di stress a causa dell’episodio.

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