Germania, in Rete nome sospetto killer di Chemnitz: bufera su polizia
MondoIl mandato di arresto per un migrante siriano, accusato dell'omicidio di un 35enne tedesco, è comparso su siti legati all'estrema destra. Nei giorni scorsi 20 feriti negli scontri in piazza. Governo Sassonia: "Atto deplorevole"
Dopo le polemiche per gli scontri dei giorni scorsi nella città di Chemnitz, un nuovo scandalo investe le forze dell'ordine tedesche. Un mandato di arresto emesso nei confronti di un migrante siriano accusato dell'omicidio di un cittadino tedesco i 35enne insieme a un complice iracheno (episodio all'origine delle proteste dell'estrema destra), è stato diffuso su internet ed è circolato sui siti legati agli estremisti con nomi, cognomi, indirizzi e altri dettagli. Il governo della Sassonia ha quindi puntato il dito contro la polizia: "La fuga di notizie è stato un atto deplorevole". Il 27 agosto gli scontri tra neonazi e contromanifestanti a Chemnitz avevano causato una ventina di feriti. I simpatizzanti di estrema destra erano scesi in strada per protestare in seguito all'omicidio del cittadino tedesco. La destra radicale era scesa in piazza già il giorno prima. Durante la manifestazione era stata lanciata una specie di caccia allo straniero con saluti nazisti e tafferugli.
Nella copia del mandato anche nomi dei testimoni e del giudice
Uno dei due stranieri, entrambi sui 20 anni, avrebbe pugnalato il 35enne tedesco nella notte tra sabato e domenica a Chemnitz; il secondo arrestato è sospettato di complicità. La copia del mandato di cattura - diffuso dal gruppo locale di estrema destra Pro Chemnitz, che l'ha poi ritirato - contiene anche il nome dei testimoni e del giudice responsabile del fascicolo. La polizia regionale in Sassonia è stata spesso accusata di collusione con i movimenti di estrema destra. Dopo il presidio di lunedì, invece, c'erano state polemiche per come aveva gestito l'ordine pubblico e per non aver fatto abbastanza, secondo alcuni, per evitare il contatto tra simpatizzanti di estrema destra e contromanifestanti.
Governo Sassonia: "Certi episodi non saranno più tollerati"
"Deve essere chiaro che certe cose nella polizia non saranno più tollerate", ha detto alla radio regionale Mdr Martin Dulig, numero due del governo regionale dello stato di Sassonia, dove si trova la cittadina teatro delle violenze. "Non è possibile per gli agenti di polizia pensare che possano far trapelare queste cose, quando sanno che si tratta di un reato", ha aggiunto Dulig.