“Quel comunicato si commenta da sé”, dice il Pontefice su mons. Viganò che lo accusa di aver coperto l'ex cardinale McCarrick. Di ritorno da Dublino, Francesco parla anche di migranti (“Se non si può integrare meglio non ricevere”) e figli gay ("Silenzio non è rimedio”)
Lo scandalo pedofilia e il caso Diciotti: sono stati questi i temi in primo piano nella conferenza stampa di Papa Francesco sul volo di ritorno da Dublino. Bergoglio ha parlato anche di figli gay e di aborto. Sulle accuse di mons. Carlo Viganò, l’ex nunzio in Usa secondo cui il Pontefice era a conoscenza da anni di casi di pedofilia e avrebbe taciuto, Francesco ha replicato: “Quel comunicato parla da sé”.
Accuse ex nunzio, “Quel comunicato parla da sé”
“Ho letto questa mattina. Dico sinceramente: leggete voi attentamente quel comunicato e fate voi il vostro giudizio. Io non dirò una parola su questo: credo che il comunicato parla da sé e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni”, ha detto il Papa ai giornalisti presenti. Nella lettera dell’ex nunzio si dice che Bergoglio era a conoscenza da anni dei comportamenti dell'ex cardinale Theodore McCarrick, condannato per pedofilia. Il Pontefice ha parlato anche dell'incontro con otto vittime di pedofilia che ha avuto sabato pomeriggio a Dublino: “Ho sofferto tanto, ma credo che si dovevano ascoltare. È stato doloroso, ma c'è anche la consolazione di poter aiutare a chiarire queste cose”. Il Papa ha poi insistito sulla necessità di denunciare: “Quando si vede qualcosa, parlare subito. Tante volte sono i genitori a coprire un abuso di un prete. Non credono, si convincono che non è vero”.
Migranti, “Se non si può integrare meglio non ricevere"
Francesco, sul volo di ritorno dopo lo storico viaggio in Irlanda, ha parlato anche del tema migranti. Ha detto che bisogna “accogliere” in maniera "ragionevole", ovvero "integrare". "La virtù della prudenza – ha spiegato – è la virtù del governante: prudenza sul numero e sulle possibilità di integrare. Il popolo che non può integrare è meglio che non riceva”. “Il metodo è il dialogo”, ha aggiunto con riferimento all'Europa, “si deve continuare, le soluzioni si trovano". Poi, riguardo ai migranti soccorsi dalla nave Diciotti che verranno accolti dalla Chiesa cattolica, ha confermato che andranno “a Mondo Migliore, a Rocca di Papa, saranno accolti lì, cominceranno a imparare la lingua e ad essere migranti integrati”.
Un figlio gay? "Va accolto: il silenzio non è il rimedio"
Il Pontefice ha toccato anche il tema omosessualità. Se un figlio rivela la sua omosessualità ai genitori, ha detto, questi devono "pregare, non condannare, dialogare, capire, fare spazio perché si esprima", perché altrimenti viene meno "la maternità e la paternità". "Mai dirò che il silenzio è un rimedio. Parliamo. Quel figlio ha diritto a una famiglia e non ad essere cacciato via", ha aggiunto. Sull’aborto, invece, ha dichiarato: “Non è problema religioso. È un problema umano", si tratta di capire "l'eticità di fare fuori un essere vivente".