Isis, al-Baghdadi torna dopo 1 anno di silenzio: attaccate l'Occidente

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Le ultime immagini di al-Baghdadi risalgono al 2014, quando da Mosul proclamò la nascita del Califfato (LaPresse)

Il leader dell'Isis, dato per morto, diffonde un lungo messaggio intercettato daSite in cui incita alla jihad e parla di temi di attualità. A giugno era stata diffusa la notizia della sua morte. L'ultimo suo video risale a 4 anni fa

Il leader dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, è tornato a farsi sentire a quasi un anno di distanza dall'ultima volta, smentendo – nel caso in cui il messaggio audio si rivelasse autentico – le voci che lo davano per morto.

Il nuovo audio di al-Baghdadi

Il messaggio di 54 minuti intitolato "Buone notizie per i pazienti" – diffuso da Al Furqan, la sezione media del Califfato, e intercettato e tradotto dal gruppo di intelligence Site – è un mix di retorica jihadista e riferimenti all'attualità. Il presunto Al-Baghdadi invita infatti i seguaci ad attaccare gli occidentali con "coltelli, pistole, macchine e bombe", sostenendo che la vittoria per i credenti non si misura sul campo, e parla di eventi recenti come le divergenze tra Stati Uniti e Turchia.

La presunta morte del leader

Le ultime immagini del leader dello Stato islamico sono di quattro anni fa, quando proclamò la nascita del Califfato dalla moschea Al Nouri di Mosul, mentre il suo ultimo messaggio audio risaliva al settembre 2017. Nei mesi successivi erano state diffuse a più riprese notizie relative alla sua morte; l'ultima, a giugno, affermava fosse stato ucciso in un attacco aereo russo. Notizie alla cui veridicità – ricorda il "New York Times" – i funzionari dell'antiterrorismo statunitensi ed europei avevano da tempo affermato di non credere, e che hanno contribuito a rendere al-Baghdadi una figura quasi leggendaria. Su di lui gli Usa hanno messo una taglia di 25 milioni di dollari.  

La vita di Abu Bakr al-Baghdadi

Nato nel 1971 a Samarra, città sciita dell'Iraq, e cresciuto a Baghdad, durante l'invasione anglo-americana del suo Paese nel 2003 al-Baghdadi forma un piccolo gruppo armato unendosi alle formazioni jihadiste. Catturato, viene rilasciato dopo quattro anni. Alla morte di Abu Omar al Baghdadi, allora capo dello Stato islamico iracheno, prende il suo posto e poco dopo annuncia la sua alleanza con al Qaida, per poi lanciare la sfida al suo leader, Ayman al Zawahiri, successore di Osama bin Laden, ucciso nel 2011. Fino al 2014, l'Isis fa segnare alcuni successi sul campo (su tutti, le conquiste di Raqqa – "capitale" dello Stato islamico – e Mosul), prima della reazione da parte delle forze di coalizione. La scomparsa di al-Baghdadi era coincisa con la riconquista di Raqqa, nell'ottobre scorso.

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