Florida, marea rossa di alghe tossiche fa strage di pesci

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La marea rossa ha colpito qualche anno fa anche le coste dell'Australia (Getty Images)

Oltre cento tonnellate di carcasse di animali marini recuperate nel giro di pochi giorni. Coinvolti nel fenomeno, causato da un organismo tossico, anche delfini, squali e tartarughe. LO SPECIALE SKY UN MARE DA SALVARE

Mare in pericolo in Florida. Oltre cento tonnellate di animali marini, tra delfini, tartarughe, squali e altri pesci, sono stati infatti trovati morti nelle ultime settimane nella zona a causa di una "marea rossa" causata da un'alga tossica.

La Karenia brevis

La vita marina dell'area è falcidiata da un concentrato letale creato dalla fioritura di una tipologia di alghe ad alto potenziale tossico. La marea rossa, un fenomeno naturale, è causata proprio da questo pericoloso organismo monocellulare, noto come Karenia brevis, tipico del Golfo del Messico. L'alga rilascia una potente neurotossina che può provocare anche mal di testa, bruciore agli occhi, tosse e attacchi di asma.

La strage

Quando la Karenia brevis si moltiplica, la fauna dell'ambiente marino la può inalare oppure ingerire: in tal caso la morte è una conseguenza praticamente certa. Nel corso del 2018 sono state recuperate 267 tonnellate di carcasse di animali, sottolinea il Guardian, su un’area di 150 miglia lungo la costa del Golfo del Messico, in Florida. Ma la situazione è precipitata nell’ultimo periodo con la propagazione della marea rossa, che ha portato al ritrovamento di oltre 100 tonnellate di animali morti solo nelle ultime settimane.

Colpiti anche delfini e squali

Nel giro di sette giorni sono stati trovati morti 12 delfini nella contea di Sarasota, insieme a uno squalo lungo otto metri. Le tartarughe uccise sono invece oltre 300, ma a pagare le conseguenze del fenomeno naturale è l’intera fauna marina, compresi i pesci di piccole dimensioni. Le testimonianze spiegano la portata del problema: “Qui non ci sono più pesci, la marea rossa li ha uccisi tutti”, ha sotolineato Rick Bartleson, un ricercatore della Sanibel-Captiva Conservation Foundation.

Stato di emergenza

Negli ultimi due mesi la diffusione dell'alga tossica è cresciuta in maniera esponenziale. Situazione che ha spinto il governatore Rick Scott a proclamare lo stato di emergenza. Oltre al massacro di animali marini e ai danni all’ecosistema, la marea rossa sta provocando danni consistenti anche all’economia e alla salute dei residenti della zona. Le esalazioni tossiche emanate dalla Karenia brevis possono infatti causare diversi problemi respiratori, in particolare ai più anziani.

Legame col riscaldamento globale?

A risentire della situazione anche il turismo, con diverse delle celebri spiagge della Florida invase dalle carcasse dei pesci morti: sono già stati spesi circa tre milioni di dollari per le operazioni di pulizia. Nel frattempo gli scienziati stanno cercando di capire sia le cause della propagazione della marea rossa sia se esista un modo per contenerla, al momento però senza risposte certe. Come spiega Business Insider, la proliferazione della Karenia brevis è un fenomeno naturale documentato sin dal 1700 ma tra gli esperti c’è chi sostiene che il riscaldamento globale possa amplificare e peggiorare il processo.

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