Migranti, Aquarius arrivata a Malta con 141 persone

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L'arrivo della Aquarius a La Valletta (Ansa)

Dopo l'accordo raggiunto, i richiedi asilo saranno distribuiti tra Francia, Spagna, Portogallo, Germania e Lussemburgo. L’Italia ha negato l’autorizzazione all'ingresso nei suoi porti, ma secondo il governo di La Valletta ha chiesto di partecipare alla redistribuzione

La nave Aquarius è arrivata nel porto de La Valletta, a Malta. I 141 migranti a bordo potranno quindi finalmente toccare terra dopo esser stati soccorsi in mare venerdì scorso, 10 agosto, ed essere poi rimasti sulla nave a causa di un lungo braccio di ferro che ha coinvolto vari Paesi europei, tra cui l’Italia. Ad annunciare l’arrivo dell’imbarcazione nel porto maltese è la ong Sos Mediteranee con un tweet. I migranti adesso saranno smistati in cinque Paesi: Germania, Francia, Lussemburgo, Portogallo e Spagna. L’accordo tra questi Stati è stato trovato nella giornata di ieri, 14 agosto, dopo giorni di stallo e trattative. Il governo di La Valletta ha però detto che l'Italia ha chiesto di partecipare alla redistribuzione dei migranti.

Sos Mediterranee: “Preoccupati per l'attuale situazione nel Mediterraneo”

Sos Mediterranee si dice soddisfatta della soluzione e, in una nota, fa sapere che dal momento dei soccorsi "la nostra priorità è stata quella di garantire il benessere delle persone salvate in mare e sbarcarle al più presto in un porto sicuro, come previsto dal diritto internazionale e marittimo, in modo che la nave possa continuare a fornire la necessaria, urgente assistenza umanitaria alle persone che si trovano ancora in pericolo nel Mediterraneo centrale. Essendo Malta uno dei porti sicuri più vicini, sbarcare a La Valletta evita che le persone soccorse si trovino bloccate sulla nave per più lunghi periodi". E aggiunge: "Sono ancora disperatamente necessarie soluzioni sostenibili a lungo termine per affrontare la crisi umanitaria nel Mediterraneo centrale. È una responsabilità di tutta l'Unione Europea e aspettiamo di vedere altri concreti esempi di leadership e solidarietà europea in futuro. Allo stesso tempo restiamo molto preoccupati per l'attuale situazione nel Mediterraneo e il futuro dell'azione umanitaria in mare".

La vicenda Aquarius

I 141 migranti sono stati salvati dalla Aquarius nel Mediterraneo nella giornata di venerdì 10 agosto. La nave, in attesa di un porto sicuro dove sbarcare, è rimasta diversi giorni nelle acque tra Malta e la Sicilia. Il nostro Paese, attraverso il vicepremier, Matteo Salvini, e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, aveva da subito negato all’imbarcazione di entrare in Italia. Ieri (14 agosto), Medici senza frontiere, responsabile dell’imbarcazione assieme a Sos Mediterranee, aveva lanciato l’allarme malnutrizione per la maggior parte dei migranti a bordo. E sempre alla vigilia di Ferragosto c’è stata la svolta e la soluzione del caso, con l’accordo tra la Spagna, la Germania, il Portogallo, la Francia e il Lussemburgo per accogliere i 141 migranti. Solo dopo quest’intesa, Malta ha dato l’ok per far entrare nel porto de La Valletta la Aquarius, specificando però che si tratta di “una concessione, nonostante non abbia alcun obbligo giuridico nel doverlo fare”.

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