Mauro Padovani ha descritto i momenti dell'aggressione: "Siamo sotto antidepressivi". E poi rivela: "Ricevuta tanta solidarietà dopo l'episodio"
"Siamo sotto antidepressivi perché non ce la facevamo più": così il fumettista italiano Mauro Padovani descrive ai microfoni di Skytg24 le difficili ore dopo l’aggressione omofoba subita in Belgio . L'uomo, 47 anni, e suo marito Tom Freeman, 59, sono stati picchiati selvaggiamente a Gand domenica 12 agosto perché gay. La coppia stessa aveva denunciato l’episodio sui social postando uno scatto con i loro volti sanguinanti.
L'aggressione
Artefici dell’aggressione, una coppia di 20enni loro vicini di casa: "Il peggior momento è stato quando ero per terra con il sangue che mi colava sulla faccia. Ho aperto gli occhi e sentivo mio marito che mi supplicava di aiutarlo ma non potevo perché non riuscivo ad alzarmi per via della botta in testa ricevuta", ha spiegato Padovani. Al suo compagno, invece, uno degli aggressori ha spezzato due vertebre: "Tom ha l’Alzheimer. Picchiare lui è come picchiare un bambino", ha dichiarato il fumettista.
"Il Belgio non è così"
L’aggressione è arrivata dopo quattro anni di angherie subite dalla coppia: "Non vogliamo fare nulla contro queste persone fisicamente perché non siamo criminali, mentre loro lo sono. Ma ho paura che in pochi mesi possano tornare e uccidano me o il mio compagno" spiega ancora Padovani. Nonostante la brutta esperienza, l’uomo ci tiene a spiegare che in Belgio non tutti sono come i loro aggressori: "Questo è il primo episodio che mio marito subisce in tutta la vita. Qui le persone sono fantastiche, i cittadini del suo quartiere hanno organizzato un’iniziativa di solidarietà, e molte altre hanno speso parole di vicinanza sui social".