Le due bambine di 9 anni risultavano disperse dopo i roghi che hanno devastato le località balneari a est di Atene. La protezione civile: la gran parte della case distrutte "sorgeva in area a rischio incendi"
È salito a oltre 90 il numero delle vittime causate dagli incendi che hanno interessato la Grecia (LA MAPPA). A loro si aggiungono, poi, le persone ricoverate in ospedale e molti sono ancora dispersi. Tra le vittime ci sono anche le due gemelline di 9 anni disperse dopo gli incendi che hanno devastato le località balneari a est di Atene. Secondo quanto riferito dal quotidiano greco 'Khatimerini', i corpi delle due piccole sono stati identificati venerdì sera, 27 luglio. In mattinata i genitori avevano fornito effetti personali e materiale supplementare per le analisi del Dna all'istituto di Medicina legale dell'Università di Atene. I cadaveri delle due bambine erano tra quelli rinvenuti martedì sulla sommità di un'altura a picco sul mare.
La storia delle gemelle aveva fatto il giro del mondo
La storia delle due piccole disperse a Mati, la località più colpita dalla tragedia, aveva fatto il giro del mondo. In un primo momento il padre, un pescatore, aveva detto di averle riconosciute in alcune riprese televisive che mostravano sopravvissuti trasportati a riva da una barca. La famiglia aveva ingaggiato un investigatore privato per rintracciarle, nella convinzione che fossero vive.
Protezione civile: fiamme appiccate
Intanto cominciano ad emergere particolari sugli incendi (LE FOTO). Secondo le prime indagini, le fiamme sono state appiccate da esseri umani. Decine di roghi sono divampati all'incirca nello stesso momento in parti diverse dell'Attica. La Protezione civile ha contato "almeno 45 incendi" di grande entità, "senza contare i focolai spuntati subito dopo ovunque".
Case distrutte sorgevano in “aree a rischio”
Il portavoce della Protezione civile greca, Spyros Georgiou, ha dichiarato che la gran parte delle case distrutte "sorgeva in aree a rischio incendi" e che la Protezione civile dirama ogni anno le linee guida per la prevenzione, che sono "obbligatorie da seguire". Parole che lasciano intendere che alcune delle municipalità hanno disatteso la normativa, "che si applica anche ai singoli proprietari". Le cause dei decessi sono per la gran parte direttamente collegate al fuoco. Altre persone hanno perso la vita in mare, annegate, dove cercavano scampo dal fuoco. I sopravvissuti raccontano di aver passato "4-5 ore" in acqua, con il mare divenuto rosso vivo per il bagliore delle fiamme.
Gli incendi e la futura battaglia politica
La tragedia degli incendi è destinata a scatenare la battaglia politica, con le elezioni che sono oramai prossime, dato che si vota il 3 ottobre. Sino ad oggi, i responsabili del governo e dell'opposizione hanno mantenuto un basso profilo, nel rispetto dell'immane tragedia che ha sconvolto il Paese. Ma la tregua, prevedono in molti, durerà poco.
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