Migranti, asse Italia-Germania-Austria contro gli sbarchi
MondoA Innsbruck il vertice dei ministri dell'Interno dell'Unione. Salvini: "Il modello italiano può diventare europeo. L’obiettivo è proteggere le frontiere esterne". A Bruxelles Trump elogia la politica di Conte. Il premier italiano: "Lettera all'Ue per attuare decisioni"
Un’intesa a tre, un "asse di volenterosi" guidato da Austria, Germania e Italia per frenare gli sbarchi in Europa. È quello che è emerso dall’incontro trilaterale a Innsbruck fra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e gli omologhi tedeschi e austriaci, Horst Seehofer e Herbert Kickl.
Salvini: in Europa solo chi fugge da guerre
"Sarà una soddisfazione se le proposte italiane diventeranno europee con una riduzione delle partenze, degli sbarchi, dei morti e dei costi" ha dichiarato Matteo Salvini. "L’obiettivo è proteggere le frontiere esterne - ha aggiunto il vicepremier italiano - e far arrivare sul Continente solo coloro che effettivamente fuggono da guerre". Il ministro austriaco Kickl ha ribadito, parlando dell'intesa fra Berlino, Roma e Vienna: "Siamo vicini e andiamo d'accordo su cose molto importanti che riguardano il futuro dell'Europa". Il 19 luglio, ha aggiunto, "ci incontreremo nuovamente a Vienna per continuare la collaborazione positiva e realizzare questo grande progetto".
L'incontro Salvini-Seehofer e la questione della nave Diciotti
Il meeting europeo arriva nel giorno in cui approda, al porto di Trapani, la nave Diciotti della Guardia costiera con a bordo i 67 migranti soccorsi dalla Vos Thalassa che ha creato tensioni all’interno dell’esecutivo Conte, con il mancato via libera del Viminale allo sbarco: "Prima di concedere qualsiasi autorizzazione, attendo di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori che dovranno scendere dalla Diciotti in manette", ha detto Salvini. Ieri un altro incontro con il tedesco Seehofer: "Con la Germania obiettivi comuni", ha dichiarato il vicepremier.
Conte: lettera a Juncker, Tusk e istituzioni europee
Sul tema dei migranti è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte, a Bruxelles per il vertice Nato: "Sto mettendo a punto una lettera diretta Juncker, a Tusk e alle istituzioni europee per incalzare l'Europa sull'attuazione di quei principi innovativi sull'immigrazione emersi dal Consiglio europeo", ha detto Conte, spiegando che "nella lettera chiederò che la missione internazionale" Sophia sia "conformata alle conclusioni del vertice europeo di fine giugno", e quindi un cambio di mandato. Il premier ha poi aggiunto: "L'ho detto dall'inizio: mi auguro che i 'volenterosi' siano 28, tutti i Paesi dell'Ue. Se poi si aggiunge il 29esimo, come gli Usa", è utile perché "il nostro approccio, in quanto complesso, richiede il coinvolgimento di tutti gli stakeholder" sulla questione migratoria. "Anche Trump - ha proseguito - anche gli Usa possono svolgere ruoli, come nella stabilizzazione della Libia, o nello scenario mediorientale: non concentriamoci solo sulle rotte mediterranee. È un problema globale".
Al vertice Nato Trump loda le politiche di Conte
Incontrando i giornalisti al termine del vertice Nato di Bruxelles, Donald Trump ha parlato di immigrazione con riferimento all'Italia. "Giuseppe (Conte, ndr) ha vinto le elezioni per le sue forti politiche sull'immigrazione". Prima che iniziassero i lavori della seconda giornata anche Conte aveva parlato di immigrazione. "Dall'incontro con Angela Merkel è emersa un'ottima apertura per quanto riguarda l'attuazione delle conclusioni che abbiamo condiviso al Consiglio Europeo sul tema migranti". ha detto il presidente del Consiglio. (LO SPECIALE MIGRANTI) "Adesso si tratta di attuare questo piano con quelle idee e quei principi. Quindi dovremo lavorarci nei prossimi giorni con lei e con le istituzioni europee".