Il bambino è stato staccato dai macchinari che lo tenevano in vita ieri sera. La mamma: "Ha dimostrato che i medici si sbagliano". Ieri l'Italia ha concesso la cittadinanza al piccolo e i genitori rilanciano la richiesta di trasferimento in un ospedale italiano
Ad Alfie è stato assicurato l'ossigeno e l'acqua! E' sorprendente. Non importa cosa accadrà, ha già dimostrato che i medici si sbagliano". Così la mamma del piccolo Alfie Evans, il bimbo britannico affetto da una grave malattia neurodegenerativa che è stato per settimane al centro di un'aspra battaglia legale tra i medici e i suoi genitori. Il bimbo era stato staccato dai macchinari per la ventilazione nella tarda serata di lunedì.
Nuova udienza
I genitori, Thomas e Kate rilanciano ora la richiesta di trasferimento del loro piccolo da Liverpool a un ospedale italiano, alla luce della capacità di respirazione autonoma mostrata dopo il distacco dai macchinari. Lo anticipa una portavoce del Christian Legal Centre, in contemporanea con l'avvio a Manchester della nuova udienza convocata sul caso dopo gli ultimi sviluppi dal giudice dell'Alta Corte britannica Anthony Hayden, che in precedenza aveva dato l'ok a staccare la spina. Al bimbo inglese di 2 anni, affetto da una grave patologia neurodegenerativa, sono stati oggi assicurati ossigeno e idratazione
"Ancora vivo"
Il padre, Thomas in mattinata aveva confermato che il bambino era stato staccato dalla spina e che dopo 9 ore dal distacco respirava ancora: "Dicevano che stava soffrendo e invece non soffre anche senza respiratore", ha detto ai media, aggiungendo però che presto avrebbe potuto avere bisogno di "sostegno" per continuare a respirare. Secondo fonti vicine ai familiari i genitori del piccolo gli avrebbero praticato la respirazione bocca a bocca per tutta la notte, non potendo più il bambino ricevere ossigeno dalle macchine.
Nessun bollettino dall'ospedale
L'ospedale da parte sua ha fatto sapere che non sarà diffuso nessun bollettino nelle prossime ore. "Non rilasceremo alcun bollettino medico per rispetto della privacy di Alfie e della sua famiglia", ha fatto sapere oggi la direzione sanitaria.
Contatti telefonici con l'Italia
Ieri l'Italia ha concesso la cittadinanza al bambino nella speranza di portarlo nel nostro Paese e si è tenuta una conference call in cui si sono sentiti il team legale della famiglia in Italia, il giudice della Corte di Londra Anthony Paul Hayden e l'ambasciatore italiano a Londra, Raffaele Trombetta. Dopo i colloqui telefonici, il giudice Hayden ha autorizzato i medici a staccare la spina, confermando la decisione già presa la settimana scorsa ovvero che fosse nel "migliore interesse" del piccolo, secondo i medici senza ormai speranze, andarsene serenamente.
Ospedale Bambino Gesù pronto ad accoglierlo
La diplomazia vaticana resta però al lavoro per il piccolo Alfie. Dopo questa notte, nella quale il bambino è sopravvissuto al distacco dei macchinari, si intensifica in queste ore la speranza, riferiscono fonti vicine alla Segreteria di Stato vaticana, di poter avviare un dialogo con l'ospedale di Liverpool per curare Alfie Evans in Italia, anche grazie al contributo dato dalle recenti decisioni del governo italiano. L'ospedale pediatrico del Vaticano, il Bambino Gesu', che da settimane è pronto ad accogliere Alfie, ha predisposto tutto per riceverlo.