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Usa, motore aereo esplode: chi è la pilota che ha evitato il peggio

Mondo
Tammie Jo Shults, cinquantaseienne ex militare e tra le prime donne a pilotare un caccia della Marina militare americana

Tammie Jo Shults, ex top gun militare ed una delle prime donne a salire a bordo di un F-18, è riuscita con maestria e sangue freddo ad effettuare un atterraggio di emergenza dopo che uno dei due motori è esploso in aria danneggiando un finestrino, le ali e la fusoliera

Sta diventando un'eroina nazionale, sulle tv e sui social media americani, l'ex top gun Tammie Jo Shults, 56 anni, la pilota che è riuscita martedì a fare un atterraggio di emergenza a Filadelfia dopo che il suo Boeing 737 era rimasto danneggiato da un motore esploso in volo. Il bilancio dell’incidente aereo che ha interessato il Boeing 737-700, lo scorso 17 aprile, mentre era in volo da New York a Dallas è stato di un morto e sette feriti. Stima che poteva essere molto peggiore se Tammie Jo Shults non avesse dimostrato tutta la sua bravura e tutto il suo sangue freddo.

Tra le prima donne a guidare un F-18

Una volta scesi dall’aereo i passeggeri hanno raccontato la freddezza e la bravura con la quale la pilota (ex militare e tra le prime donne a pilotare un caccia della Marina militare americana) ha gestito l'emergenza. Dopo l’esplosione del motore, ha parlato all'interfono per rassicurarli affinché indossassero correttamente la maschera dell'ossigeno e provvedessero a tappare il finestrino distrutto a causa dell’incidente. Nel mentre, Jo Shults comunicava anche con la torre di controllo alla quale in quegli attimi concitati ha detto: "No, non c’è un incendio a bordo. Abbiamo perso una parte dell'aeromobile. Dicono che c’è un buco e che una persona è finita fuori. Dobbiamo abbassarci un po' e fare un atterraggio di emergenza". Operazione riuscita alla perfezione che ha salvato 147 vite. E pensare che quando Tammie Jo Shults ha iniziato gli studi non erano ancora ammesse le donne alla scuola di volo, così in un primo momento aveva virato su veterinaria, per poi tornare ad inseguire il sogno di volare. Prima ha tentato di entrare nell'Air Force e poi, con successo, nella Marina, diventando una delle prime donne pilota, oltre che tra le prime a salire su un F-18. Prima di abbandonare le stellette nel 1993 per approdare nel settore privato, ha fatto l’istruttrice di volo sempre nella Marina militare. Oggi vive in Texas ed è sposata con un altro capitano della Southwest Airlines, con cui ha due figli.

La dinamica dell’incidente

L'aereo che pilotava era partito dall'aeroporto Laguardia di New York in direzione di Dallas con 143 passeggeri e 5 membri dell'equipaggio a bordo. Il Boeing 737-700, dopo aver perso pressione a causa della rottura di un finestrino per l’esplosione di un motore, ha dovuto effettuare un atterraggio d'emergenza. L’oblò rotto, secondo diversi testimoni, ha parzialmente risucchiato una passeggera seduta lì accanto che è stata trattenuta all’interno dell’aereo grazie all’intervento di alcuni passeggeri.

La vittima

"L'intera famiglia della Southwest è devastata e porge la sua più profonda e sentita solidarietà ai clienti, ai dipendenti, ai familiari e alle persone care colpiti da questo tragico evento", ha scritto in un comunicato la compagnia aerea. La vittima dell'incidente è stata identificata e si tratta di Jennifer Riordan, 43 anni, dirigente locale della Wells Fargo e madre di due bambini. La donna era originaria di Albuquerque, Nuovo Messico, ed era seduta accanto al finestrino quando è esploso il finestrino. La morte tuttavia non è stata immediata ma è avvenuta poco dopo in un ospedale di Filadelfia a causa delle ferite riportate. Si tratta della prima vittima in un incidente riguardante una compagnia aerea Usa dal 2009.

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