Casa Bianca critica dazi cinesi: "Pechino distorce mercati"
MondoWashington prende posizione sulle tariffe che il Paese asiatico ha imposto su 128 prodotti importati dagli Usa, come ritorsione per il provvedimento statunitense su acciaio e alluminio: "Invece di mettere nel mirino il nostro export, cessino pratiche scorrette"
Il provvedimento di Pechino
Il 2 aprile, la Cina ha annunciato l’immediata operatività dei dazi su 128 beni importati dagli Stati Uniti, tra cui carne di maiale e frutta. Il valore di mercato di queste merci raggiunge i 3 miliardi di dollari: in particolare, Pechino ha deciso uno schema che prevede una doppia serie di dazi: al 15% su 120 beni, tra cui la frutta come mele a mandorle, e al 25% su carne di maiale e derivati. Si tratta di un provvedimento che segue la "mossa protezionistica" decisa dal presidente Usa Donald Trump che ha alzato al 25% le imposte sull’import di acciaio e al 10% quelle sull’alluminio. Il ministero del Commercio cinese ha poi invitato Washington "a revocare le misure protettive che violano le regole del Wto” e sono "un abuso delle clausole di sicurezza" dell’Organizzazione mondiale del commercio, "colpendo il principio della non discriminazione nel sistema multilaterale commerciale".