Libia, Saif Gheddafi annuncia candidatura alle elezioni presidenziali
MondoIl secondogenito dell'ex dittatore libico ha detto di voler "salvare il Paese". La tornata elettorale dovrebbe tenersi entro il 2018 ma su di lui pende un mandato di cattura internazionale per il suo ruolo nella soppressione della rivolta del 2011
Impegno per "liberare la Libia dal controllo dei terroristi"
Gheddafi, ha detto Ayman Abu Ras, lancia un appello a unirsi a lui a "tutti coloro vogliano il bene della Libia sul piano nazionale e internazionale". Saif sarà il candidato del "Fronte popolare per la liberazione della Libia", un partito politico formato nel dicembre 2016 impegnato nella creazione di un fronte comune degli attivisti libici per "liberare il Paese dal controllo delle organizzazioni terroristiche". Le presidenziali in Libia non sono ancora state fissate, ma secondo una road map dell'inviato Onu Ghassan Salamé, dovrebbero tenersi entro il 2018.
La condanna a morte e l'amnistia
Saif Gheddafi è stato condannato a morte nel 2015 da un tribunale di Tripoli, assieme ad altri otto imputati, per i crimini commessi durante la repressione delle rivolte in Libia nel 2011. Saif Gheddafi è stato arrestato il 19 novembre 2011 mentre cercava di fuggire in Niger ed è stato portato in una prigione nella città libica di Zintan. Il verdetto è stato emesso in contumacia perché Gheddafi era tenuto prigioniero dalla milizia ribelle di Zintan che non riconosceva il governo di Tripoli, a cui rifiutava di consegnarla. Nel luglio 2016, Saif Gheddafi è stato scarcerato da Zintan per effetto di un'amnistia emanata dal Parlamento di Tobruk, sede del governo libico riconosciuto internazionalmente. Contro di lui (e suo padre), però, era già stato spiccato un mandato di cattura internazionale nel maggio 2011, per il quale la disputa resta ancora da risolvere e al momento si troverebbe in una località segreta della Libia proprio per sfuggire al mandato di cattura della Corte penale internazionale.