Siria, ancora combattimenti a Ghouta. Tv: 10mila civili in fuga

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Continua l’avanzata delle truppe siriane nella parte orientale della zona. Due principali località dell'area sarebbero cadute in mano alle forze governative e i miliziani anti-regime si sarebbero ritirati. L'Oms: basta attacchi a operatori e strutture sanitarie

Continua l’avanzata delle truppe governative siriane dopo i massicci bombardamenti della Ghouta orientale. E, secondo la tv di Stato siriana, sarebbero 10mila i civili che hanno lasciato la zona, attraverso un corridoio dalla città di Hamuriya, in quello che si configura come il più grande esodo dall’enclave ancora in parte controllata dagli insorti. Le bombe cadute sull’area, dal 18 febbraio, hanno causato circa 1.200 morti, secondo quanto riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus)

La ritirata dei miliziani

Intanto emerge che due principali località della Ghouta sono di fatto cadute in mano alle forze governative e i miliziani anti-regime si sono ritirati. Secondo fonti locali, le fazioni armate si sono ritirate da Hamuriya e Saqba, al centro della Ghouta, ma le notizie non sono verificabili in maniera indipendente. Le stesse fonti affermano che a breve le forze del governo, sostenute da Iran e Russia, faranno ingresso proprio a Hamuriya e nella vicina Saqba.

Oms: basta attacchi a operatori e ospedali

Mentre gli scontri nella Ghouta proseguono, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) traccia un bilancio dei sette anni di guerra in Siria. La situazione continua a rimanere tragica e per questo è stato chiesto lo stop degli attacchi agli operatori sanitari e l'accesso immediato alle popolazioni sotto assedio. Gli anni di conflitto, rileva l'Oms, hanno devastato il sistema sanitario siriano, dove più della metà degli ospedali e centri sanitari pubblici sono chiusi o solo funzionanti in parte. Nei primi due mesi dell'anno sono stati 67 gli attacchi alle strutture e agli operatori sanitari, cioè più della metà di quelli subiti in tutto il 2017. A Ghouta Est, in particolare, circa 400mila persone vivono sotto assedio da cinque anni, senza forniture mediche di base e con più di 1.000 persone che dovrebbero essere evacuate immediatamente per ragioni mediche.  Il direttore dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha fatto anche sapere che i rifornimenti vengono rimossi regolarmente dai convogli delle agenzie internazionali destinati alle aree assediate. Più del 70% di quelle inviate a Ghouta Est all'inizio del mese sono state rimosse dalle autorità e rimandate indietro al magazzino dell'Oms.

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