Svolta in Germania, c'è l'accordo sulla "Grande Coalizione"
MondoI leader e i capigruppo di Cdu, Csu e Spd avrebbero trovato l’intesa per formare un nuovo governo. Superati gli scogli su tasse e migranti che avevano ostacolato le trattative negli scorsi mesi. Schulz: "Risultato eccezionale". Merkel: "Ho lavorato per la stabilità"
Maratona di colloqui
L'intesa annunciata dalle fonti citate dall'agenzia di stampa tedesca arriverebbe al termine di una maratona negoziale di oltre 24 ore. I primi delegati che hanno preso parte ai colloqui avevano infatti raggiunto la sede del partito socialdemocratico a Berlino alle 8 di ieri, ricorda l'agenzia, e gli stessi leader cristianodemocratico, Angela Merkel, cristianosociale, Horst Seehofer, e socialdemocratico Martin Schulz avevano iniziato i colloqui alle 9.30.
Schulz: "Risultato eccezionale"
Il primo a commentare l'esito positivo della trattativa è stato il leader dei socialdemocratici Martin Schulz: "Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale", ha detto, ponendo l'accento sui risultati raggiunti "per un contratto di governo" sullo stato sociale, con l'aumento degli aiuti alle famiglie, gli investimenti nel sistema della formazione. "Abbiamo raggiunto l'unanimità con i nostri negoziatori del Spd", ha annunciato infine Schulz.
Merkel: "Ho lavorato per governo stabile"
La cancelliera Angela Merkel ha commentato l'accordo dicendo di aver "lavorato in uno spirito di fiducia per poter dare al Paese un governo stabile". "Dobbiamo essere più veloci nelle decisioni", ha aggiunto, scendendo poi nei dettagli dei diversi punti dell'accordo.
Gli accordi su migranti e tasse
I dirigenti dei partiti dell'Unione (Cdu-Csu) e Spd si sono accordati per superare gli scogli che da settimane incagliavano le trattative per una nuova riedizione della Grosse-Koalition: tasse e migranti. È stato raggiunto l'accordo di non aumentare l'aliquota massima di imposta, come invece chiedeva la Spd, e di permettere il ricongiungimento familiare dei migranti al ritmo di 1000 persone al mese. Sarà introdotto un tetto limite agli ingressi che non dovranno superare i 220.000 all'anno. Riguardo alle tasse, il contributo di solidarietà per la riunificazione della Germania, il cosiddetto Soli, sarà progressivamente ridotto di 10 miliardi entro il 2021. Sulla questione dello stato sociale, i partiti dell'Unione (Cdu-Csu) e Spd hanno raggiunto un accordo per il quale il livello delle pensioni non sarà toccato fino al 2025, mentre saranno aumentati i contributi per la crescita dei figli (Kindergeld), per il dopo-scuola e per l'accesso gratuito agli asili nido.
Coalizione pronta ad aumentare contributi per l'Unione Europea
Le dirigenze della Spd e della Cdu-Csu concordano anche sulla volontà di aumentare i contributi per l'Unione europea: "Vogliamo rafforzare finanziariamente l'Europa in modo che possa mettere in pratica meglio i suoi compiti: di questo ci occuperemo nella realizzazione del prossimo budget finanziario", ha detto uno dei presenti al tavolo dei negoziati alla Dpa. "Siamo anche pronti a contributi maggiori della Germania nel bilancio europeo".
Dal fallimento della coalizione "Giamaica" all'apertura Spd
La Spd aveva aperto alla Grosse-Koalition lo scorso novembre dopo un'iniziale chiusura seguita al peggior risultato del partito, sceso sotto il 21% nelle elezioni di settembre. "Andiamo all'opposizione", aveva dichiarato il presidente della Spd Martin Schulz. Verso la fine di novembre, i tentativi di una coalizione "Giamaica" (dai colori dei partiti coinvolti, Verdi, Liberali e appunto Cristiano-democratici) erano falliti. L'accordo era naufragato principalmente sul tema dei migranti. Pochi giorni dopo, anche per l'opposizione del presidente della Repubblica al ritorno alle urne, i socialdemocratici erano usciti dal loro isolamento dopo un colloquio tra Schulz e il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier, dando il via alle trattative per un accordo di coalizione.