Nigeria, kamikaze 17enne fa strage in moschea: almeno 50 morti
MondoDiversi anche i feriti. L'attentato non è stato ancora rivendicato, ma le modalità ricalcherebbero quelle utilizzate dal gruppo jihadista Boko Haram
Sangue sulla preghiera del mattino in una moschea del nordest della Nigeria, dove un 17enne si è fatto saltare in aria facendo almeno 50 vittime, secondo quanto riportano le principali agenzie. Sospetti su Boko Haram, che dall'estate scorsa ha intensificato gli attacchi in quell'area del Paese.
L'attentato alla moschea
Secondo quanto scrive il quotidiano "Today Nigeria", che si affida alla ricostruzione del comando di polizia locale e parla però di una quarantina di morti, l'attentato è avvenuto alle 5.20 del mattino nella moschea di Kunu Araha, sobborgo di Mubi, centro di circa 130mila abitanti dello Stato di Adamawa, al confine con il Camerun. Diversi anche i feriti, ricoverati - alcuni in condizioni critiche - in diversi ospedali della città del nordest della Nigeria.
L'attentatore "teenager"
Sempre secondo le forze dell'ordine, il kamikaze avrebbe avuto 17 anni. "Si è mischiato ai fedeli per entrare nella moschea – spiega il portavoce della polizia, Othman Abubakar ad Afp – e subito dopo le preghiere ha innescato gli esplosivi", evidentemente nascosti sotto i vestiti. Al momento l'attacco non è stato ancora rivendicato.
La mano di Boko Haram?
Nessun commento è arrivato da parte della polizia sulle eventuali responsabilità di gruppi terroristici, tuttavia la dinamica dell'attentato lascerebbe pensare che dietro l'attacco potrebbe celarsi la mano di Boko Haram, che da otto anni imperversa in quella zona del Paese. Da quando è cominciata, l'insurrezione del gruppo jihadista ha causato almeno 20mila morti e 2,6 milioni di sfollati. Lo Stato di Adamawa, situato vicino ai monti Mandara ospita diverse postazioni dei ribelli, negli ultimi tempi aveva conosciuto un fragile ritorno alla calma rispetto al vicino Stato di Borno, epicentro del conflitto. Tuttavia nelle ultime settimane gli attacchi di Boko Haram sono ripresi anche qui, dopo il picco delle violenze registrato tra 2014 e 2015