Attentato a New York, l'Isis rivendica: "Aggressore è nostro soldato"

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La zona colpita dall'attentato, a New York (Getty Images)

La dichiarazione dello Stato Islamico arriva dal giornale on line Al-Naba. La risposta di Trump: "I militari hanno colpito i jihadisti molto più duramente nel corso degli ultimi due giorni". E garantisce: "Pagheranno un alto prezzo a ogni attacco"

L'Isis ha rivendicato l'attentato di New York del 31 ottobre in cui hanno perso la vita otto persone investite da un pick-up, a Lower Manhattan. A riportarlo è la stampa internazionale che cita il giornale online Al-Naba del gruppo jihadista, che conferma: "L'aggressore é uno dei soldati del califfato". Dura la reazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che da Twitter ha fatto sapere: "L'Isis ha appena rivendicato che l'animale degenerato che ha ucciso, e così gravemente ferito, le meravigliose persone sulla West Side era 'un loro soldato’".

Trump: dopo attentato Isis colpito "molto più duamente"

Il Tycoon ha poi spiegato che "i militari hanno colpito l'Isis 'molto più duramente' nel corso degli ultimi due giorni". "Da ora in poi ogni volta che saremo attaccati li colpiremo dieci volte più duramente", ha affermato Trump davanti ai cronisti prima di imbarcarsi per il suo primo viaggio in Asia. "Ogni volta che ci colpiranno, e sapremo che è l'Isis, li colpiremo in modo inimmaginabile", ha poi garantito. Il presidente aveva già commentato l’attacco nella Grande Mela dicendo che il terrorista avrebbe dovuto "essere condannato a morte".

L'ispirazione a Isis per compiere l'attentato

Nei giorni successivi all’attentato si era subito parlato di un possibile coinvolgimento di Isis. Il 2 novembre era emerso che Sayfullo Saipov, l’attentatore 29enne e di origini uzbeke che ha investito pedoni e ciclisti, aveva agito in nome dell'Isis, seguendo il copione descritto dai manuali online dello Stato islamico. L’attacco, inoltre, sarebbe stato pianificato per "oltre un anno". Le accuse nei confronti di Saipov, che dopo l’attentato era stato ferito e portato in ospedale, sono state descritte in dieci pagine. Sui suoi dispositivi elettronici sarebbero state trovate anche migliaia di immagini dell'Isis e video su uccisioni di prigionieri da parte dei militanti, ma anche decapitazioni e istruzioni per bombe fatte in casa. Il killer avrebbe ammesso con gli investigatori di essersi ispirato proprio a questi video e di aver scelto di agire il giorno di Halloween per poter uccidere un gran numero di persone (FOTO 1- 2)- (VIDEO 1- 2).

L'attacco nel giorno di Halloween

Il 31 ottobre, intorno alle 15, il pick up di Sayfullo Saipov ha iniziato la sua corsa sulla pista ciclabile a Lower Manhattan travolgendo i ciclisti e i pedoni che erano sul suo cammino. Otto le vittime: cinque argentini, una donna belga e due giovani ragazzi americani. Il furgoncino si era poi schiantato contro uno scuolabus e si era così fermato. Il terrorista, sceso dal suo veicolo, era stato colpito e fermato dagli agenti. Nei giorni successivi è stato fermato anche un altro uzbeko, Mukhammadzoir Kadirov, ma rimane da chiarire il suo collegamento con la vicenda. 

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