Tre giorni di terrore in Spagna, ancora caccia a "due o tre persone"

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Dalla deflagrazione ad Alcaner vicino Tarragona fino all'uccisione a Cambrils dei presunti attentatori. La ricostruzione delle ore di paura in Catalogna

Un van nel pomeriggio di giovedì travolge la folla sulla Rambla a Barcellona. Poche ore dopo un simile attacco si ripete a Cambrils, centro turistico a sud del capoluogo catalano. A organizzare gli attentati una cellula terroristica guidata, pare, dall’imam di Ripoll, Abdelbaki El Satty. Almeno un uomo, Younes Abouyaaquob, 22enne marocchino, è ancora in fuga: sarebbe lui ad aver guidato il van contro la folla sulla Rambla. Secondo le autorità catalane, tuttavia, potrebbero esserci più persone legate alla cellula ancora latitanti. E sullo sfondo arriva la minaccia dell’Isis all’Italia: “I prossimi ad essere colpiti sarete voi”.

Il bilancio degli attacchi

Sono quattordici le persone ad aver perso la vita nel doppio attentato che ha colpito la Spagna: tredici sono state uccise a Barcellona mentre una a Cambrils. Più di cento i feriti, di cui almeno 17 in condizioni critiche. Tra le vittime ci sono anche tre italiani: si tratta di Bruno Gulotta (35 anni), Luca Russo (25) e Carmen Lopardo (80). Sono 34 le nazionalità delle persone coinvolte – ferite o uccise – dall’attentato.
Nell’attacco a Cambrils sono stati uccisi dalla polizia anche cinque terroristi: quattro di essi sono stati colpiti da una singola agente-eroina.

Caccia all'imam

Secondo le prime indagini della polizia, il leader della cellula che ha colpito sarebbe l'imam di Ripoll, Abdelbaki El Satty. L'uomo vive nella città pirenaica, ma si sospetta che sia morto nell'esplosione di Alcanar, in Terragona. Il coinquilino dell'imam, ai microfoni di Sky TG24, ha detto di non aver mai immaginato che l'uomo si fosse radicalizzato, e di non aver mai visto i terroristi nella loro casa.

Ancora ricercati

Il ministro dell'Interno catalano Joaquim Forn, smentendo il governo di Madrid, secondo il quale la cellula terroristica che ha colpito a Barcellona e a Cambrils è stata smantellata, ha precisato che sono ancora ricercate "due o tre persone" legate agli attacchi.
Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, cercano tra gli altri Younes Abouyaaqoub, un 22enne marocchino, che sarebbe l'autista del furgone bianco che ha fatto 13 vittime sulla Rambla giovedì pomeriggio. In un primo momento si riteneva che alla guida durante l'attacco ci fosse il 17enne Moussa Oukabir, che sarebbe stato ucciso a Cambrils. Abouyaaqoub potrebbe essere ancora vivo e in fuga in Francia.

Obiettivo Sagrada Familia

Sembra che il piano iniziale della cellula jihadista che ha colpito sulla Rambla prevedevesse un attacco con tre furgoni carichi di esplosivo e bombole di gas per distruggere la Sagrada Familia, il celeberrimo tempio di Antoni Gaudì simbolo di Barcellona. L’esplosione ad Alcanar, con la perdita della maggior parte degli esplosivi, avrebbe però fatto cambiare i piani della cellula.

"Non ho paura", il grido di Barcellona

La Spagna ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. Venerdì a Barcellona una folla di spagnoli e stranieri ha sfilato per le strade in ricordo delle vittime, gridando in catalano "Non ho paura". Venerdì sera una veglia in ricordo delle persone uccise durante l'attacco sulle note di "Imagine" di John Lennon.

L’Isis: prossimo obiettivo l’Italia

Un canale della piattaforma Telegram legato all'Isis ha indicato l'Italia come prossimo obiettivo, dopo gli attentati che hanno colpito la Spagna e la Finlandia. Lo ha riferito Site, il sito Usa che si occupa di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web.

Rafforzate misure di sicurezza

E l’Italia ha annunciato di aver rafforzato le misure di sicurezza. Aeroporti, porti, stazioni, musei, luoghi d'arte, luoghi di aggregazione restano in cima alla lista degli obiettivi sotto osservazione dopo Barcellona. A Roma è stata sensibilizzata la vigilanza dei siti spagnoli e degli autonoleggi, affinché segnalino situazioni anomale; a Milano sono scattati sopralluoghi nelle zone della movida e del centro cittadino. Sempre a Milano, dopo gli attacchi in Spagna, si riunisce stamattina il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza.

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