Barcellona, coinquilino imam Ripoll: mai pensato fosse radicalizzato

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“Non ho mai creduto che potesse fare una cosa così”, ha detto l’uomo ai microfono di Sky TG24. Il religioso, Abdelbaki El Satty, è sospettato di aver radicalizzato i componenti della cellula terroristica responsabile degli attentati in Spagna

Non ho mai pensato che potesse fare una cosa così, una cosa del genere, mai”. Con queste parole Nordine El Hagi ha descritto a Sky TG24 il suo coinquilino, l’imam di Ripoll Abdelbaki El Satty. Il religioso è sospettato di aver radicalizzato i componenti della cellula terroristica che ha colpito a Barcellona e Cambrils. “Era una persona come tante. Una persona direi comune – ha continuato El Hagi -  Non ho mai osservato comportamenti strani o sospetti. Non so dove si trovi ora, l’ho visto l’ultima volta la mattina del mercoledì, verso le sette e mezzo. Abitavamo nella stessa casa, ma avevamo orari e vite separate. Qui tutti fanno la propria vita”.

“Una cosa da pazzi, non ha nessun senso”

Alla domanda se abbia mai visto i membri della cellula a casa sua o in altre occasioni, l'uomo ha risposto: “Non credo. Se dovessi dire che li ho riconosciuti, questo no, però da qui andava e veniva gente, anche se lui incontrava persone in posti diversi: nei bar, per strada, al caffè. Ma non posso dire per certo che ci fossero quelle persone di cui lei mi chiede. Non saprei, forse non li avrei riconosciuti”. L'uomo ha aggiunto di non aver mai sospettato che il suo coinquilino fosse un soggetto radicalizzato: “non si sono mai verificate discussioni o problemi che mi abbiano fatto sorgere dei dubbi. Questa - ha concluso - è una cosa che non ha nessun senso per me, né dal punto di vista umano né religioso, è una cosa da pazzi, da persone malate”.

Presunto leader della cellula jihadista

Abdelbaki El Satty, il quarantenne imam marocchino di Ripoll, è sospettato di essere il leader della cellula jihadista che ha seminato morte e terrore a Barcellona e Cambrils. La polizia ha perquisito per tre ore il suo appartamento nel centro della fino a ieri tranquilla cittadina dei Pirenei, insospettata culla della sanguinosa banda dei baby-terroristi.

Chi è El Satty

Dopo essere stato rilasciato dal carcere di Castellon nel 2012, dove era recluso per una vicenda legata all'immigrazione, El Satty era arrivato a Ripoll due anni fa. Nella cittadina di 10mila abitanti c'è una forte comunità marocchina, il 10% della popolazione. Il ruolo dell'imam è di grande influenza. Alla sua azione potrebbe essere dovuto il rapido cambiamento di atteggiamento che, secondo diversi amici, avrebbero subito i giovani accusati di far parte del gruppo jihadista.

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