Venezuela, Maduro: “Voglio incontrare Donald Trump a New York”

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Il presidente ha parlato di fronte alla neoeletta Assemblea Costituente annunciando di voler vedere il presidente americano in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Sfida ai leader sudamericani che lo osteggiano: “Organizziamo un faccia a faccia”

"Vuole parlare della situazione in Venezuela? Beh, eccomi qui". A parlare è Nicolas Maduro che ha annunciato di voler incontrare il suo omologo statunitense Donald Trump quando andrà a New York per l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Nel lungo discorso davanti all'Assemblea Costituente, il presidente venezuelano è anche tornato a sfidare l'opposizione interna e la comunità internazionale, proponendo un incontro "faccia a faccia" che deve essere organizzato d'urgenza dalla Comunità degli Stati di America Latina e i Caraibi (Celac), per "restituirci il rispetto che ci è dovuto".

Le accuse agli Stati Uniti

A Caracas Maduro ha detto che ha già dato disposizioni al suo ministro degli Esteri perché si metta in contatto con le autorità americane per organizzare un incontro con Trump. Il presidente venezuelano ha sottolineato che spera che Washington cambi atteggiamento riguardo al suo governo, assicurando che il recente attacco lanciato contro una base militare a Paramacay "è stato organizzato in territorio americano e finanziato con dollari americani".

La sfida ai leader che lo osteggiano

Maduro ha poi attaccato duramente i leader sudamericani che lo hanno criticato apertamente, dicendo che vuole "vedere faccia a faccia" i presidenti di Colombia, Juan Manuel Santos, Perù, Pedro Pablo Kuczynski, Argentina, Mauricio Macri, e Messico, Enrique Pena Nieto, e che li "sfida" ad affrontarlo. "Non vedo per quale motivo dovrebbero negarsi. Stanno sempre a parlare del Venezuela, allora che vengano a parlarne con me, no?", ha esclamato il presidente, applauditissimo dalla Costituente al completo riunita nel Palazzo Federale Legislativo. 

La Costituente lavorerà fino al 2019

Stessa violenza per l'opposizione interna, prima elogiata per aver accettato di presentare candidati per le elezioni regionali di dicembre, poi avvertita che la Commissione della Verità della Costituente chiamerà a dichiarare "uno per uno" i suoi dirigenti, per punire chiunque "abbia istigato la violenza terrorista" nelle manifestazioni antigovernative che si susseguono da aprile. Assemblea Costituente che, ha annunciato Maduro, lavorerà almeno fino ad agosto del 2019: "La Costituente è plenipotenziaria è potrà abolire qualsiasi tipo di immunità, perché l'immunità non vuole dire un permesso per delinquere".

La crisi economica

Anche per la grave crisi economica che attanaglia il Paese Maduro ha ripetuto lo stesso concetto di difesa dall'aggressione, addossando la responsabilità dei problemi agli attacchi speculativi della "borghesia parassitaria, contrabbandista e ladrona", a cui ha promesso "bastonate".

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