
Il presidente turco Erdogan festeggia con il suo popolo: "Il colpo di stato sventato ha segnato un punto di svolta nella storia della nostra democrazia". E minaccia: "Taglieremo la testa ai traditori". LE FOTO

"Il colpo di stato sventato ha segnato un punto di svolta nella storia della democrazia" in Turchia. Un anno dopo essersi salvato dal tentativo armato di rovesciarlo, Recep Tayyip Erdogan festeggia con il suo popolo. Fino all'alba, cortei, preghiere e commemorazioni occuperanno piazze e moschee in tutto il Paese.

Sul primo ponte che collega Asia ed Europa a Istanbul, si è svolta la “marcia di unità nazionale”. Un cammino simbolico cui hanno preso parte, in un tripudio di bandiere turche, decine di migliaia di persone, ritrovatesi nel punto dove esattamente un anno fa, intorno alle 22 locali, i tank bloccarono gli accessi dando avvio al tentativo di putsch più sgangherato della storia turca.

Gli imputati per il fallito golpe, ha detto Erdogan, dovrebbero entrare in tribunale indossando una "uniforme, come quella dei detenuti a Guantanamo"

Erdogan ha quindi ribadito che "firmerà", se il Parlamento la dovesse approvare, qualsiasi legge che reinstaurasse la pena capitale, abolita nel 2004, come “conditio sine qua non” per entrare nell'Ue. Ue da cui Erdogan ha ormai allontanato sempre più Ankara.

"Taglieremo le teste dei traditori". Questa la minacciosa promessa fatta dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan esordendo nel suo discorso a Istanbul per le celebrazioni del primo anniversario del fallito golpe dello scorso anno.