
Molte strade bloccate a Caracas dove continuano le manifestazioni contro il presidente Nicolas Maduro. La procuratrice generale, Luisa Ortega Diaz: "L’esecutivo ha finito per strumentalizzare completamente il potere giudiziario". LA FOTOGALLERY

Non si fermano le proteste a Caracas, dove molte strade sono state bloccate dai manifestanti, in segno di dissenso contro il presidente Nicolas Maduro. Intanto, la procuratrice generale Luisa Ortega Diaz ha lanciato la sua accusa: "Il Venezuela non è uno Stato di diritto, è uno Stato di polizia" -
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Ortega ha anche denunciato la "subordinazione del potere giudiziario alla logica poliziesca e repressiva" del governo, in un’intervista al quotidiano peruviano El Comercio -
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Per la procuratrice "dopo il cambiamento di maggioranza nell'Assemblea nazionale (2015) l’esecutivo ha finito per strumentalizzare completamente il potere giudiziario" -
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Un’immagine da Caracas, dove i manifestanti reggono una bandiera e protestano contro il tentativo del presidente di cambiare la Costituzione del Paese. I venezuelani saranno chiamati alle urne a luglio per l'elezione dell'assemblea costituente promossa dal presidente -
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Ortega ha parlato anche di "annichilimento della Costituzione" che ha raggiunto il suo apice con la decisione di Maduro di riformare la struttura giuridica dello stato -
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Al 25 maggio, dopo le grandi proteste che da mesi interessano tutto il Paese sudamericano, il conteggio delle vittime negli scontri da inizio aprile era salito a 63. Nella foto, un’altra immagine da Caracas -
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