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Incendio grattacielo Londra, proteste contro May: "Vergognati"

Mondo
Getty images

Contestazioni alla premier per il mancato rispetto delle misure di sicurezza antincendio nella torre. Manifestazione davanti al municipio, tensione con la Polizia. Il sindaco Khan: "Non avete fatto abbastanza". FOTO

Urlano "Theresa May vattene" le centinaia di manifestanti scesi in piazza a Londra dopo la tragedia della Grenfell Tower. I residenti del quartiere di North Kensington, dove è avvenuto il rogo nel quale hanno perso la vita decine di persone tra cui gli italiani Marco Gottardi e Gloria Trevisan, chiedono risposte sulle carenti misure di sicurezza.

Centinaia in piazza

La leader dei Conservatori è stata contestata dai cittadini infuriati, che le urlavano "vergognati, codarda", mentre era in visita in un centro di accoglienza per i superstiti nella tragedia della Grenfell Tower a Londra. Il primo ministro è rimasto per poco alla St. Clement's Church e ha lasciato il centro ricavato nei locali della chiesa mentre la folla inveiva contro di lei. Fra i manifestanti che attaccano la premier c'è Chris Imafidon che mostra a tutti un pezzo dei pannelli della torre finiti sotto accusa per la loro infiammabilità, e quindi possibile causa della tragedia. "Non hanno reagito, non sono venuti a sentire i residenti", grida il manifestante attaccando le autorità.  

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Stanziati 5 milioni di sterline

A poco è servito il fatto che Theresa May abbia annunciato che il governo britannico stanzierà un fondo di 5 milioni di sterline per aiutare le persone colpite dall'incendio e che si impegnerà a ricollocare entro tre settimane tutte le persone rimaste senza casa, che dovrebbero rimanere nello stesso quartiere per garantire la continuità scolastica dei bambini, e a fornire assistenza legale gratuita alle vittime durante l'inchiesta. Ai britannici non è piaciuto il comportamento della May durante la sua visita dei giorni scorsi alla Grenfell Tower, dove ha incontrato i soccorritori ma non si è fermata a parlare con i residenti e gli inquilini superstiti. 

In sindaco Khan accusa il governo

I laburisti cercano da parte loro di dare anche un volto politico alla protesta, con una manifestazione più istituzionale vicino al palazzo del parlamento di Westminster, dove l'arresto di un uomo trovato in possesso di un coltello aveva fatto risvegliare per qualche minuto la paura del terrorismo. A condurre la battaglia, con Corbyn (che arriva a proporre la requisizione temporanea delle tante case sfitte dei ricchi per dare un tetto agli sfollati), si ritrova il sindaco di Londra, Sadiq Khan, figlio d'immigrati e musulmano come non poche delle vittime di Grenfell Tower. Khan affida il suo atto d'accusa a una lettera aperta alla May: imputando al governo di "non aver fatto abbastanza" per prevenire "l'orrendo disastro", ne' dato "risposte" tempestive di fronte alla "rabbia della comunità" e neppure garantito assistenza sufficiente. La replica piccata del suo predecessore conservatore, Boris Johnson, attuale ministro degli Esteri: " Si tratta di un'oltraggiosa politicizzazione dell'incendio", tuona Johnson, per il quale "è incredibile che il Labour suggerisca che questa tragedia sia in qualche modo causata dai tagli ai servizi". 

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