L'annuncio della leader conservatrice dopo l'incontro a Buckingham Palace. I Tory hanno perso la maggioranza e ora potrebbero avere il sostegno degli unionisti del Dup per formare un nuovo esecutivo. Corbyn aveva chiesto le sue dimissioni
Già oggi la premier inglese potrebbe presentare la lista dei ministri. La May non ha la maggioranza ma potrebbe avere il sostegno degli unionisti del Dup.
A spoglio delle schede ormai completato, si conferma infatti lo smacco per i conservatori, in lieve vantaggio rispetto ai Labour e senza una maggioranza che consenta loro di governare. Si profila così un parlamento bloccato, “appeso” ad eventuali alleanze (LO SPECIALE).
Il tweet di maggio
Nonostante il risultato delle urne, Theresa May non ha quindi intenzione di fare un passo indietro. Sembra aver cambiato idea rispetto a meno di un mese fa, quando una sua larga vittoria appariva scontata. “Se perdo anche solo sei seggi, perderò le elezioni e Jeremy Corbyn si siederà a negoziare con l'Europa”, aveva scritto su Twitter il 20 maggio. E in tanti, sui social, stanno ora ricondividendo quel messaggio.
May: il Paese ha bisogno di stabilità
La Gran Bretagna "ha bisogno di un periodo di stabilità" e i Tory lavoreranno per garantirla, aveva detto in mattinata, prima di incontrare la Regina, la premier Theresa May (FOTO), mantenendosi però prudente sul risultato e limitandosi a dire che il suo partito è accreditato al momento dalle previsioni "del maggior numero di seggi" e di voti.
May: "Mi dispiace per i candidati che non ce l'hanno fatta"
Nella sua dichiarazione al numero 10 di Downing Street May non ha fatto nessun tipo di autocritica per i risultati delle elezioni. Solo dopo, in un messaggio registrato per la Bbc, May ha cambiato tono. "Avrei voluto ottenere una maggioranza più ampia - ha detto - ma questo non è il risultato che ci siamo assicurati. E sono molto dispiaciuta per tuti quei candidati e per i lavoratori del partito che hanno profuso un grande impegno e che non ce l'hanno fatta. Così come per i colleghi che erano deputati e anche ministri e che hanno dato un così grande contributo al loro paese ma hanno perso il loro seggio che non meritavano di perdere". "Rifletterò su questo risultato - ha concluso May - e rifletterò anche su quello di cui abbiamo bisogno in futuro per rilanciare il partito".
Corbyn: pronti a servire il Paese
Il leader laburista Jeremy Corbyn ha invece chiesto le dimissioni della May e si è detto pronto all'incarico: "Siamo pronti a servire il Paese". Corbyn ha quindi sottolineato che il partito d'opposizione non intende fare "accordi o patti" con altri partiti. "Il Labour è pronto a formare un governo" di minoranza, secondo John McDonnell, numero due del partito.
<iframe width="560" height="319" src="//player.sky.it/player/external.html?id=348190" frameborder="0" allowfullscreen="true"></iframe>
Juncker: esito voto non rallenti negoziati Brexit
Il presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker, si augura che il risultato delle elezioni britanniche non causi ulteriori ritardi nei negoziati sulla Brexit. Per il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani "l'hard Brexit e la stessa Brexit escono sconfitte dalle elezioni".