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WannaCry, parla il 22enne che ha bloccato il virus: “Aggiornate i pc”

Mondo

Il giovane tecnico informatico che ha fermato il ransomware usato per l’attacco hacker si chiama Marcus Hutchins: “Ho fatto il mio lavoro, non credo di essere un eroe”, ha detto. Intanto Microsoft e Putin accusano l’Nsa. Bbc: possibile pista nordcoreana

“Penso che ci siano altri episodi che potrebbero venire fuori nelle prossime settimane ma questo qui, credo sia debellato e pulito”. Marcus Hutchins è il 22enne britannico, “eroe per caso” per aver bloccato il virus WannaCry, che ha colpito 200mila pc in 150 Paesi chiedendo un riscatto per “liberare” i computer infettati. 

Identità svelata

La sua identità è stata svelata dal Daily Mail, che ha dato un volto al tecnico informatico che si celava dietro il nickname di “MalwareTech”. Ora il giovane ha rilasciato le prime interviste in cui dà alcuni consigli su come difendersi dal ransomware: “È chiaro che bisogna tenere aggiornati i computer perché ovviamente un evento di questo tipo può accadere a causa di bachi nei sistemi. Quindi basta fare aggiornamenti e monitorare ciò che succede”. Il giovane, che al momento sta collaborando con le autorità britanniche per prevenire nuovi attacchi hacker, ha scherzato dicendo: “Forse sarebbe il caso di dare un aumento agli esperti di informatica perché saranno gli unici in grado di fermare questo tipo di attacchi. Ci sono state molte persone che mi hanno inondato di messaggi, ringraziandomi e chiamando eroe. Ma io ho registrato il dominio per provare ad arginare la falla, non per fare colpo o finire sui media. Ho fatto solo il mio lavoro e non credo affatto di essere un eroe”. 

Microsoft e Putin accusano Washington

Intanto si continuano a contare i danni causati a livello globale da WannaCry. Dal momento dell’attacco, venerdì scorso, sono stati infettati i computer di almeno 200mila entità, tra istituzioni, organizzazioni ed imprese in 150 Paesi del mondo. Il presidente di Microsoft, Brad Smith ha puntato il dito contro Washington: "I governi non dovrebbero conservare software pericolosi che possono essere trasformati in armi da hacker senza scrupoli". Secondo Smith, il virus Wannacry è stato rubato all'agenzia di intelligence americana Nsa. "Abbiamo visto vulnerabilità conservate negli archivi della Cia finire su WikiLeaks e adesso questa, rubata alla Nsa, ha colpito clienti in tutto il mondo”. Accuse cavalcate dal presidente russo Vladimir Putin: "Il virus è nato dai servizi d'intelligence Usa" e lanciarli significa "sollevare un coperchio che poi può ritorcersi contro chi l'ha creato”, ha detto.

Sospetti su hacker nordcoreani

Un ricercatore di Google, Neel Mehta, ha intanto scovato delle similitudini tra il codice trovato nel ransomware WannaCry e i software utilizzati dal Lazarus Group, un gruppo di hacker ritenuto al soldo di Pyongyang. L’ipotesi che possa esserci la Nord Corea dietro il cyberattacco è stata lanciata dalla Bbc. Secondo la società russa Kaspersky, specializzata nella sicurezza informatica, "la scoperta di Neel Mehta rappresenta l'indizio più importante ad oggi sulle origini di WannaCry”. (LA PISTA NORDCOREANA)

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