
Nelle strade di Pretoria si è tenuta una manifestazione contro gli immigrati che è sfociata in violenti scontri tra contestatori e polizia. Per disperdere la folla armata di spranghe e tubi di ferro, le forze dell’ordine hanno fatto ricorso a proiettili di gomma e al lancio di lacrimogeni. LA FOTOGALLERY

Nuovi disordini in Sudafrica dove migliaia di manifestanti il 24 febbraio hanno invaso le strade di Pretoria, la capitale amministrativa del Paese, per protestare contro i migranti provenienti da altri Stati africani e ritenuti responsabili della crescente disoccupazione. Durante la manifestazione si sono registrati violenti scontri con la polizia -
La notizia sui media sudafricani
Nelle ultime 24 ore, ha fatto sapere il dirigente di polizia Khomotso Phelane, 136 persone sono state arrestate per i disordini. Molti dei manifestanti erano armati di tubi d’acciaio, bastoni e machete –
Sudafrica, la polizia spara sui minatori in sciopero: morti
La polizia ha risposto alle cariche dei manifestanti, che volevano dirigersi verso il ministero degli Esteri, con il lancio di lacrimogeni e proiettili di gomma ad altezza uomo –
Rissa in Parlamento nel giorno del "discorso alla nazione"
La disoccupazione in Sudafrica è intorno al 25% e negli ultimi tempi è cresciuto molto il risentimento nei confronti degli immigrati, che vengono accusati di sottrarre il lavoro ai sudafricani e di causare un aumento della criminalità –
Sudafrica, sono oltre trenta i minatori uccisi dalla polizia
Il Sudafrica attira massicci flussi migratori provenienti principalmente da Nigeria, Zambia, Tanzania, Mozambico, Botswana e Lesotho. Gli immigrati arrivano anche da alcuni Paesi asiatici –
Sudafrica, tre calci per l’integrazione sociale
All’inizio della settimana, in alcuni quartieri di Johannesburg e di Pretoria si sono registrati episodi di violenza nei confronti di migranti nigeriani e molti negozi appartenenti a somali o a pakistani sono stati saccheggiati –
Brasile, scontri tra polizia e manifestanti a Rio de Janeiro
Prima della marcia anti-immigrati, il presidente Jacob Zuma aveva lanciato un appello alla calma ricordando che “molti cittadini di altri Paesi che vivono in Sudafrica rispettano le leggi e contribuiscono in modo positivo all'economia del Paese” –
"Non c'è nessuna strada facile per la libertà", parola di Nelson Mandela
Dopo le notizie delle violenze, il presidente Zuma ha voluto condannare ogni atto di intimidazione nei confronti degli stranieri che vivono in Sudafrica, ricordando che i suoi concittadini non sono mai stati xenofobi, ma che il Paese sta affrontando un’emergenza migratoria molto più grave di quella europea –
Le dichiarazioni del presidente Zuma sul Guardian
Le precedenti ondate di violenza xenofoba nel 2015 a Durban e dintorni avevano causato l’uccisione di sei migranti, mentre nel 2008 ci furono circa 60 morti durante varie sommosse –
Rise & Fall of Apartheid, il dramma del Sudafrica in mostra
La Fondazione Mandela ha criticato le autorità locali per aver permesso che si tenesse una “marcia dell'odio”, mentre Amnesty International ha criticato l’intero sistema politico per non essere riuscito a contrastare quella che definisce “la tossica retorica populista che accusa gli immigrati, facendone capri espiatori” –
Il Sudafrica ricorda Mandela