Crisi in Venezuela: il governo ritira i biglietti da 100 bolivar

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I biglietti da 100 bolivar valgono circa 2 centesimi di dollaro (Getty Images)
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Il taglio più alto del circuito monetario nazionale perderà validità entro 72 ore. Il presidente Maduro: “Mossa per frenare le mafie che fanno affari con la nostra moneta alla frontiera”

Con un decreto d'urgenza firmato dal presidente Nicolas Maduro, il governo venezuelano ha deciso di ritirare entro le prossime 72 ore le banconote da 100 bolivar. L' ha annunciato, nella serata dell'11 dicembre, lo stesso Maduro durante il suo consueto programma tv settimanale precisando che la misura servirà a bloccare l'operato delle mafie colombiane attive nelle zone di confine che, così, non avranno il tempo di rimpatriare le proprie banconote.

 

Il crollo della moneta nazionale – La banconota da 100 bolivar è il più alto taglio del circuito monetario venezuelano, ma negli ultimi tempi il suo valore è sceso a poco più di 2 centesimi di dollaro statunitense. Con il suo ritiro dalla circolazione l'esecutivo di Caracas spera di porre un freno al contrabbando e affrontare la carenza di beni di prima necessità all'interno del Paese. Nel suo messaggio alla popolazione, Maduro ha sostenuto come il decreto intenda "frenare le mafie che fanno affari con la nostra moneta alla frontiera".  

 

L'inflazione galoppante – Il Venezuela sta attualmente affrontando una dura fase di recessione dovuta alla caduta del prezzo del petrolio di cui è produttrice. Il crollo del valore del greggio ha colpito l'economia della nazione spingendo verso l'alto i prezzi di cibo, medicine e altri beni di prima necessità. Solo pochi mesi fa il Fondo monetario internazionale aveva previsto che il tasso di inflazione avrebbe raggiunto il 475 percento entro la fine di quest'anno. La crisi ha conseguentemente influito sul potere d'acquisto del bolivar, caduto in una delle peggiori svalutazioni degli ultimi decenni. La frase che circola in queste ore fra i commentatori di tutto il mondo è quella secondo cui con “una banconota da 100 bolivar si riesce a malapena a coprire il costo di un pezzo di caramella”.

 

La possibile trama criminale - Per cercare di porre un argine all'iperinflazione che sta colpendo il Paese, il governo avrebbe anche annunciato l'emissione di nuove banconote e monete con valori fino a 200 volte superiori rispetto a quelle attualmente esistenti. Maduro ha precisato che l'azione è stata resa necessaria dopo che un'indagine avrebbe chiarito il ruolo delle mafie internazionali sull'accumulo di moneta nazionale venezuelana in paesi esteri come la Colombia e il Brasile. Insieme alla criminalità, Maduro ha anche accusato le banche nazionali di essere “complici nella trama” di destabilizzare l'economia del Paese. Da qui l'ordine per le forze di sicurezza interne di chiudere le frontiere ed evitare che le banconote ritirate tornino nel Paese: "Truffatori e mafiosi – ha detto il presidente - rimarrete con i vostri magazzini pieni di biglietti da 100 bolivar a Curcuta (Colombia) o in Germania!".

 

Come l'India – Il Venezuela è il secondo Paese dopo l'India ad aver ritirato nel 2016 le valute di alto valore nominale. Proprio lo scorso novembre, con una mossa a sorpresa, il governo di Nuova Delhi aveva vietato la circolazione delle banconote dal 500 e 1000 rupie, per controllare il flusso di denaro sporco nel sistema finanziario nazionale. Il provvedimento ha però portato nel Paese una grave crisi di liquidità immortalata nelle immagini delle lunghe file di risparmiatori davanti agli sportelli bancomat delle banche.

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