Secondo l’Intelligence, hacker russi avrebbero interferito nelle elezioni. Il presidente eletto nega. Obama, intanto, vuole la verifica dei cyber attacchi. LO SPECIALE
La Russia sarebbe intervenuta nelle elezioni americane per aiutare Donald Trump a vincere (SPECIALE USA 2016). E' quanto avrebbe concluso, secondo il Washington Post che cita fonti informate, una valutazione segreta della Cia.
Accuse respinte dal team di transizione del presidente eletto, secondo il quale "queste sono le stesse persone che dicevano che Saddam Hussein aveva armi di distruzione di massa". "Le elezioni si sono concluse molto tempo fa è ora di guardare avanti", ha detto in un comunicato il team Trump.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Breaking: Secret CIA assessment says Russia was trying to help Trump win the White House <a href="https://t.co/dfpFbqeRKF">https://t.co/dfpFbqeRKF</a>— Washington Post (@washingtonpost) <a href="https://twitter.com/washingtonpost/status/807385364533039104">10 dicembre 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
La Cia denuncia: intervento di Mosca – Secondo quanto reso noto dal Washington Post, invece, la Cia avrebbe identificato individui con collegamenti con il governo russo che hanno fornito a WikiLeaks migliaia di email hackerate ai danni dei democratici e di altre organizzazioni, compreso il presidente della campagna di Hillary Clinton John Podesta. Sarebbero queste, in estrema sintesi, le conclusioni del rapporto sugli attacchi hacker pre-elezioni commissionato da Barack Obama.
Obama: verifica sui cyber attacchi – Il presidente americano uscente ha infatti disposto una "completa revisione" degli episodi assimilabili a pirateria informatica volti a perturbare lo svolgimento delle elezioni presidenziali dello scorso mese e si aspetta che le conclusioni di questo riesame gli vengano consegnate prima della fine del suo mandato il 20 gennaio prossimo.
Il rapporto dell’intelligence – Un primo elemento emerso sarebbe che l’intervento di "attori russi noti alla comunità di intelligence" non avrebbe mirato solo a screditare il sistema elettorale americano ma a "favorire la vittoria di un candidato su un altro". "E' abbastanza chiaro" che Mosca puntava a far vincere Trump, ha spiegato la fonte citata dal Washington Post.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">New evidence shows the Russia operation was intended to hurt the campaign of Hillary Clinton. <a href="https://t.co/kOPD7czdWl">pic.twitter.com/kOPD7czdWl</a>— Washington Post (@washingtonpost) <a href="https://twitter.com/washingtonpost/status/807386007800844289">10 dicembre 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Il 7 ottobre, un mese prima delle elezioni, il Dipartimento per la sicurezza interna americano e il direttore della National Intelligence avevano denunciato che "il governo russo ha orchestrato la sottrazione di mail di cittadini e istituzioni statunitensi, comprese organizzazioni politiche".