L’Italia rimanda l’invio di soldati in Libia. Oggi vertice a Vienna

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In programma in Austria la riunione convocata e co-presieduta dal segretario di Stato Usa John Kerry e dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Sky TG24 a Sirte, i racconti di chi ha combattuto l'Isis: VIDEO

L’Italia rimanda l’invio di soldati in Libia. Nel giorno in cui a Vienna è in programma una riunione convocata e co-presieduta dal segretario di Stato Usa John Kerry e dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, si apprende che il nostro paese ha deciso di tenere la linea che aveva già anticipato nelle scorse settimane. “Di fronte alle pressioni per andare in Libia abbiamo scelto una strada diversa”, aveva infatti annunciato il premier Matteo Renzi, come riporta il Corriere della Sera.

Intanto a Vienna si riuniscono i paesi del cosiddetto "formato di Roma" (membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, alcuni Paesi europei e  della regione, Organizzazioni Internazionali e Regionali), allargato a Malta, Ciad, Niger e Sudan.


La novità dell'appuntamento di oggi è rappresentata dalla  partecipazione del premier libico Al Serraj e di membri del Consiglio  Presidenziale e del Governo di Accordo Nazionale, a "concreta  testimonianza", sottolinea la Farnesina, dei progressi, "anche se  ancora fragili", compiuti dal dialogo politico libico in questi mesi. Al Serraj potrà così raccogliere un importante messaggio di sostegno  internazionale alla sua azione e presentare alcune prime decisioni,  come il decreto per la formazione della Guardia Presidenziale e il  provvedimento per la creazione di un comando operativo congiunto per  la lotta allo Stato Islamico.

 

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