Greenpeace: "Pressioni da Usa su Ue per abbassare tutele salute"

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Proteste contro il TTIP
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L'organizzazione ecologista svela documenti relativi alla trattativa riservata tra Washington e Bruxelles sull'accordo che dovrebbe liberalizzare lo scambio di merci tra le due sponde dell'Atlantico

Gli Stati Uniti starebbero minacciando di bloccare le facilitazioni alle esportazioni di automibili europee per forzare Bruxelles ad accettare più prodotti agricoli americani, compresi quelli ogm. Questo sarebbe solo uno degli strumenti con i quali Washington starebbe esercitando pressione su Bruxelles per far approvare il TTIP, il controverso accordo commerciale tra Usa e Ue che dovrebbe liberalizzare lo scambio di merci tra le due sponde dell'Atlantico. A rivelare queste carte Greenpeace, che sarebbe venuta in possesso dei documenti relativi alla trattativa riservata in corso tra Stati Uniti ed Europa.

Media confermano autenticità - Le carte dell'organizzazione ecologista sono state visionate da diversi media europei, tra cui il britannico Guardian, il francese Le Monde e il tedesco Sueddeutsche Zeitung. Quest'ultimo ha interpellato persone coinvolte nella trattativa che hanno confermato l'autenticità del "leak". Ulteriori documenti, ha fatto sapere Greenpeace, saranno resi pubblici.


Greenpeace: "Gara al ribasso su standard ambientali e di salute" - Jorgo Riss, direttore di Greenpeace per l'Unione europea, ha dichiarato: "Questi documenti trapelati ci consentono uno sguardo senza precedenti sull'ampiezza delle richieste americane, che vogliono che l'Ue abbassi o aggiri le sue tutele dell'ambiente e della salute pubblica nell'ambito del Ttip". Secondo l'esponente ecologista, citato dal Guardian, "la posizione europea è brutta, ma quella americana è terribile" e, secondo lui, "si sta spianando la strada a una gara al ribasso negli standard ambientali, della salute e della tutela dei consumatori".


Le critiche al Ttip - Il Ttip (Transatlantic Trade and Investment Agreement) è l'accordo, attualmente in discussione, per creare la più grande area di libero scambio del pianeta, unendo le economie americana ed europea. Molti però i punti controversi, tra cui il rischio, appunto, di  abbassare gli standard di qualità e sicurezza europea riguardo ad ambiente ed alimentazione. In Europa, per esempio, la vendita di prodotti geneticamente modificati o l'uso di ormoni negli allevamenti sono vietati o fortemente regolamentati. Gli Stati Uniti però fanno pressioni perché la Ue permetta l'importazione di simili prodotti, aggirando così le sue rigide regolamentazioni. 

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