Migranti, ok dell'Ue alla proposta italiana ma Berlino boccia Eurobond

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Al vertice dei ministri degli Esteri in Lussemburgo il progetto "Migrant Compact" per gestire i flussi migratori. La Germania dice no al finanziamento comune

L'Unione europea "dà un grande benvenuto" al 'migration compact' messo sul tavolo dall'Italia nel Consiglio dei ministri degli Esteri in Lussemburgo, ma Berlino boccia la proposta più innovativa del piano: finanziare con l'emissione di eurobond gli accordi con i Paesi terzi per frenare l'emigrazione. Tutto accade nel consiglio dei ministri degli Esteri in Lussemburgo nel giorno in cui si parla di un nuovo naufragio nel Mediterraneo, costato la vita a 400 persone. "Un motivo in più per discutere il 'migration compact' afferma Paolo Gentiloni.

 


Renzi: "Se Merkel ha altre soluzioni lo dica" - Da Bruxelles fonti europee hanno riferito che la Germania punterebbe ad una tassa speciale sulla benzina, di cui il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble avrebbe "già discusso col presidente Jean Claude Juncker". Ed il portavoce di Bruxelles, Margaritis Schinas, non si è sbilanciato.  
Matteo Renzi in serata ha replicato osservando che "l'Ue deve farsi carico del tema. Noi abbiamo proposto gli eurobond. Bene Juncker, se la Merkel e i tedeschi hanno soluzioni diverse ce le dicano, non siamo affezionati ad una soluzione. Ma sia chiaro - ha aggiunto il premier parlando al Tg1 - che il problema lo deve risolvere l'Ue tutta insieme. L'Italia è tornata dalla parte di chi propone soluzioni, non di chi urla".

 

Il naufragio - Intanto, è giallo sul naufragio di oggi visto che per tutto il giorno si sono rincorse diverse versioni e né alle autorità italiane né alla guardia costiera libica risulta nulla. Almeno 200 tra somali, eritrei ed etiopi sarebbero annegati al largo dell'Egitto tentando di raggiungere l'Italia proprio nel giorno dell'anniversario della più grande strage dell'immigrazione mai avvenuta nel Mediterraneo - 800 disperati finiti nell'aprile scorso in fondo al mare del canale di Sicilia.

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