Lagarde: "Su crisi rifugiati si gioca la sopravvivenza di Schengen"

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La direttrice del Fondo Monetario Internazionale: "L'economia europea sta meglio ma ha due grandi preoccupazioni: i flussi migratori e la Brexit". Renzi: "Abbandonare il trattato significa abbandonare l'Europa". Padoan: "Su crollo in borse di banche, errore di comunicazione della Bce"

"Oggi l'economia europea è in forma migliore" rispetto al passato, ma il Fondo Monetario Internazionale ha "due grandi preoccupazioni: la Brexit (ovvero l'uscita del Regno Unito dall'Ue, ndr) e la crisi dei rifugiati". A dirlo è la direttrice generale dell'Fmi Christine Lagarde nel corso di un dibattito al World Economic Forum di Davos.

La Lagarde ha anche elencato altri fattori di rischio, come la "tripla transizione cinese, i prezzi delle materie prime, la politica monetaria asincrona a livello mondiale e la performance dei Brics".

Sulla crisi dei rifugiati, dice Lagarde, l'Unione europea "si gioca la sopravvivenza" stessa di Schengen, l'accordo per la libera circolazione delle persone e delle merci.

 

Padoan: "Su crollo in borse di banche, errore di comunicazione Bce" - Una posizione espressa anche dal ministro dell'Economia Padoan, che interviene anche sul crollo delle banche italiane avvenuto nei giorni scorsi. Secondo Padoan, ha pesato una "gestione della comunicazione poco accorta da parte della vigilanza Bce". A proposito delle perdite arrivate al 50% su alcuni titoli il ministro spiega che a causa di quell'errore "c'è stata una redistribuzione della ricchezza".  

 

"Abbandonare Schengen significa abbandonare l'Europa" - Le parole di Christine Lagarde e di Padoan arrivano nelle stesse ore in cui Renzi torna a parlare di Schengen. "Bisogna avere la forza - sostiene il premier -  di dire a chi mette in discussione l'idea delle frontiere in Europa che non solo fa un passo indietro rispetto alla storia, ma tradisce l'idea stessa dell'identità europea".

 

 

"Quando qualcuno fuori dall'Italia afferma che il problema dell'Europa è Schengen e quindi bisogna chiudere le frontiere, immaginando che questo ci metta al riparo, non si rende conto che i principali attentatori del 2015 erano cresciuti in Europa, nelle periferie. In luoghi dove la cultura aveva abdicato alla propria funzione". Quando le periferie diventano solo "luoghi senza anima è lì che nasce il nichilismo e il terrore. L'antidoto a questo è la cultura", ha aggiunto il premier italiano.

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