Isis: scoperta 'fatwa' che giustifica il traffico di organi umani

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Foto d'archivio (Credit: Getty Images)

Le forze speciali americane avrebbero trovato la direttiva religiosa durante un'operazione condotta nella Siria orientale. Il documento, però, contrasta con la rigida interpretazione della legge coranica. I miliziani islamici intanto liberano 25 cristiani presi in ostaggio mesi fa

I jihadisti sunniti dell’Isis potranno "prendere impunemente gli organi degli apostati perché (la loro vita) non merita rispetto". Questo sarebbe il testo della fatwa numero 98 emessa dal consiglio degli ulema (che risponde direttamente al sedicente califfo Abu Bakr al Baghdadi) lo scorso 31 gennaio per giustificare il traffico di organi dei loro prigionieri. La notizia, rivelata dalla Reuteurs, viene diffusa nello stesso giorno della liberazione di 25 cristiani di rito assiro, presi in ostaggio dallo Stato islamico in Siria da oltre 10 mesi. I 25 facevano parte di un gruppo di 230 cristiani catturati dagli estremisti del Califfato, dopo aver conquistato i villaggi cristiani sul fiume Khabur, nel nord-est del Paese.

 

Direttiva religiosa giustifica traffico di organi - Il testo della fatwa sul traffico degli organi è stato invece trovato, insieme a molto altro materiale, a maggio dalle forze speciali americane in un'operazione condotta nella Siria orientale. Il testo emesso dalla 'commissione religiosa' di Isis prescrive che "la rimozione di organi che pongano fine alla vita dei prigionieri non è proibita". L'uso del termine apostata non coinvolge solo i prigionieri cristiani o yazidi ma soprattutto quelli sciiti, perché non seguono il vero Islam.

 

<blockquote class="twitter-tweet" lang="it"><p lang="en" dir="ltr">EXCLUSIVE: Newly disclosed ISIS fatwa raises concern the group is trafficking body parts to raise cash <a href="https://t.co/WzUH8SiMzJ">https://t.co/WzUH8SiMzJ</a></p>&mdash; Reuters Top News (@Reuters) <a href="https://twitter.com/Reuters/status/680238561149489152">25 Dicembre 2015</a></blockquote>

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Il documento no costituisce di per sé una prova – L’agenzia anglo-canadese precisa però che il documento, tradotto dal Pentagono, non fornisce da solo la prova che Isis abbia avviato un traffico di organi umani. Ma il fatto che esista un testo religioso che formalmente la rende lecita contrasta con la rigida interpretazione della legge coranica (la sharia), che Isis sostiene guida ogni sua azione e che la vieta. La fatwa numero 98 regola la raccolta di organi sostenendo che "è permessa la pratica del trapianto organi sani nel corpo di musulmani per salvare vite o sostituire un organo danneggiato". Viene anche assimilata alla pratica del cannibalismo in circostanze estreme: "Un gruppo di religiosi islamici  - si legge nel testo - ha permesso, se necessario, di uccidere un apostata per mangiare la sua carne".

 

 

La denuncia all’Onu di febbraio - A febbraio l'ambasciatore iracheno all'Onu, Mohamed Ali Alhakim, aveva denunciato al Consiglio di Sicurezza l'esecuzione di 12 medici a Mosul (la prima città conquistata da Isis in Iraq a giungo del 2014) per essersi rifiutati di rimuovere organi.

 

Documenti dell’Isis - Il raid delle forze speciali Usa in Siria è l'operazione in cui venne eliminata la mente finanziaria di Isis, Abu Sayyaf (nome di battaglia del tunisino Fathi ben Awn ben Jildi Murad al-Tunisi) e venne catturata la moglie. Vennero trovati 7 terabytes di documenti su chiavette Usb, Cd, Dvd e dischi rigidi portatili, aveva raccontato all'epoca Brett McGurk, inviato speciale del presidente Barack Obama presso la Coalizione anti-Isis.

Finora erano state rese note solo le fatwa che autorizzavano le spoliazione delle vestigia storiche ed il loro commercio. Tra le altre, di cui Reuters ha preso visione di un'altra direttiva religiosa, la numero 64, datata 29 gennaio 2015, che fornisce regole dettagliate per gli stupri, autorizzandoli, e regolando quando gli uomini di Isis possono o non possono avere rapporti sessuali con schiave donne. 

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