Turchia, strage a corteo pacifista ad Ankara

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Due bombe sono esplose vicino alla stazione centrale in un punto in cui doveva transitare una manifestazione: almeno 97 morti, oltre 400 feriti. Forse in azione 2 kamikaze. Il presidente Erdogan: "Condanniamo con forza questo attacco che prende di mira l'unità". Il Pkk curdo ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale

Aggiornamento: si aggrava il bilancio

Turchia sotto shock per un sanguinoso attacco terroristico nella capitale Ankara (FOTO). A tre settimane dalle cruciali elezioni politiche, due esplosioni hanno colpito stamani una folla che si stava radunando per partecipare a una manifestazione per la pace, chiedendo la fine del conflitto con il Pkk curdo. Le violente esplosioni, avvenute intorno alle 10 di sabato nei pressi della stazione ferroviaria, hanno causato almeno 95 morti e oltre 400 feriti, secondo quanto riferito dalla Procura citata dall'agenzia Reuters.

"È l'episodio più doloroso della storia della Repubblica”, ha detto il premier turco, Ahmet Davutoglu. “Nessuno ha rivendicato le esplosioni, ma Isis, Pkk e Dhkp-c (estrema sinistra, ndr) sono potenziali sospetti", ha aggiunto. Il ministero dell'Interno ha definito l'attentato un "attacco alla pace e alla democrazia in Turchia". Mentre il presidente Recep Tayyip Erdogan ha detto: “Condanniamo con forza questo attacco che prende di mira l'unità. Siamo contro ogni forma di terrorismo”. Il premier italiano Matteo Renzi, così come molti altri leader, ha espresso sgomento e dolore “per l'efferato attentato terroristico contro la democrazia e la pace”.

Pkk dichiara un cessate il fuoco unilaterale
- Intanto, dal Pkk curdo arriva una dichiarazione di cessate il fuoco unilaterale nel conflitto con la Turchia nel sud-est del Paese in vista delle elezioni anticipate del primo novembre. Nel suo annuncio il Pkk spiega di aver invitato i suoi membri a non compiere più attacchi per garantire la sicurezza del voto, ma di essere comunque pronto a rispondere nel caso dovesse subirne da parte dell'esercito turco. Ieri il vicepremier di Ankara, Yalcin Akdogan, aveva detto che la Turchia non intende interrompere le sue azioni contro i guerriglieri curdi.

Forse un attacco kamikaze -
Indagini sono state avviate per chiarire se sia trattato di un attentato kamikaze, come suggerito da alcuni media e ipotizzato da Kemal Kilicdaroglu, leader del principale partito di opposizione, il socialdemocratico Chp. Il premier Davutoglu ha subito convocato una riunione d'emergenza sulla sicurezza, mentre i principali leader politici hanno interrotto la loro campagna elettorale per recarsi sul luogo dell'attacco.

Il precedente -
La manifestazione per la pace è stata annullata e gli organizzatori hanno chiesto ai partecipanti e a quelli che stavano arrivando da altre città di tornare a casa nel timore di nuovi attentati. L’ambasciata italiana ad Ankara ha inviato un messaggio ai connazionali residenti in Turchia per invitarli “vivamente ad evitare manifestazioni e assembramenti”. "Stiamo assistendo a un enorme massacro. È una continuazione di quelli di Diyarbakir e Suruc", ha denunciato il leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas, riferendosi all'attentato a un suo comizio a Diyarbakir alla vigilia del voto di giugno, in cui morirono 2 persone, e a quello del 20 luglio a Suruc, con 33 attivisti diretti a Kobane uccisi da un kamikaze dell'Isis.

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