Iniziata al Lhc di Gineva una serie di esperimenti ad altissima energia per gettare la luce su alcuni misteri ancora irrisolti dell'Universo, dalla Materia Oscura alla Supersimmetria. "Un passo storico per la fisica" dice il direttore Fabiola Gianotti
Al LHC del Cern di Gineva è iniziato uno dei più grandi esperimenti nella storia della Fisica, che dovrebbe permettere di studiare condizioni mai osservate prima ricavando dati e gettare nuova luce su fenomeni come la "Materia oscura" e la Supersimmetria. Esperimenti che potrebbe portare a un nuovo modo di concepire la Fisica. A partire da oggi verranno infatti fatte collidere particelle all'energia record di 13 Tera electronvolt, quasi il doppio di quanto impiegato nell'esperimento che nel 2012 ha portato alla dimostrazione dell'esistenza del Bosone di Higgs.
Nuova luce su Materia oscura e Supersimmetria - Gli effetti creati da questi scontri di particelle ad alta energia potrebbero, secondo gli scienziati del Cern, simulare le condizioni del Big Bang, l'evento primordiale che ha dato via all'esistenza dell'Universo. Tra gli obiettivi dell'esperimento quello di di capire meglio la natura e l'origine della cosiddetta "materia oscura", la materia che secondo la fisica "occupa" la maggior parte dell'universo esistente ma che non è osservabile anche se esercita i suoi effetti sulla parte visibile dell'esistente. Ci si aspettano inoltre scoperte anche sulla cosiddetta supersimmetria, la teoria secondo la quale ogni particella visibile ha una controparte non visibile. Secondo diversi scienziati da questo esperimento potrebbe emergere una vera e propria "nuova fisica". "L'unica cosa che sappiamo - ha detto Luca Malgeri, uno degli scienziati nel centro Ginevra - è che una 'nuova Fisica' esiste, perché il modello che abbiamo ora non è completo".
Gianotti: "Passo storico per la Fisica" - Importante anche la presenza italiana dietro a questo esperimento, come ha sottolineato Fabiola Gianotti, direttore designato del Cern, secondo cui quello di oggi è "un passo storico per la fisica e la tecnologia". Entusiasta anche il commento di Rolf Heuer, direttore generale del centro, alle prime collisioni: "Un risultato fantastico!". "Adesso - ha aggiunto rivolgendosi ai ricercatori - non dobbiamo avere fretta: i risultati non arriveranno domani, né fra una settimana, ma sicuramente arriveranno e saranno straordinari".
Un video del Cern mostra il funzionamento del Lhc:
Nuova luce su Materia oscura e Supersimmetria - Gli effetti creati da questi scontri di particelle ad alta energia potrebbero, secondo gli scienziati del Cern, simulare le condizioni del Big Bang, l'evento primordiale che ha dato via all'esistenza dell'Universo. Tra gli obiettivi dell'esperimento quello di di capire meglio la natura e l'origine della cosiddetta "materia oscura", la materia che secondo la fisica "occupa" la maggior parte dell'universo esistente ma che non è osservabile anche se esercita i suoi effetti sulla parte visibile dell'esistente. Ci si aspettano inoltre scoperte anche sulla cosiddetta supersimmetria, la teoria secondo la quale ogni particella visibile ha una controparte non visibile. Secondo diversi scienziati da questo esperimento potrebbe emergere una vera e propria "nuova fisica". "L'unica cosa che sappiamo - ha detto Luca Malgeri, uno degli scienziati nel centro Ginevra - è che una 'nuova Fisica' esiste, perché il modello che abbiamo ora non è completo".
Gianotti: "Passo storico per la Fisica" - Importante anche la presenza italiana dietro a questo esperimento, come ha sottolineato Fabiola Gianotti, direttore designato del Cern, secondo cui quello di oggi è "un passo storico per la fisica e la tecnologia". Entusiasta anche il commento di Rolf Heuer, direttore generale del centro, alle prime collisioni: "Un risultato fantastico!". "Adesso - ha aggiunto rivolgendosi ai ricercatori - non dobbiamo avere fretta: i risultati non arriveranno domani, né fra una settimana, ma sicuramente arriveranno e saranno straordinari".
Un video del Cern mostra il funzionamento del Lhc: