Tsipras forma il nuovo governo: solo 12 ministri

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Tra viceministri e sottosegretari, i membri sono 40. Alla destra dei Greci Indipendenti, va la Difesa. Merkel fa gli auguri al nuovo esecutivo. Syriza: irrealistico che Atene paghi tutto il debito. Il ministro dell'Economia: "Euro va riformato". VIDEO

Rispettando i tempi serrati che lo hanno portare a siglare l'alleanza di governo a pochissime ore dalla chiusura dei seggi, Alexis Tsipras ha già formato il nuovo esecutivo di 12 ministri, al posto dei 18 del precedente governo di Antonis Samaras. In totale, tra viceministri e sottosegretari, i membri dell'esecutivo sono 40, di cui 6 donne.

Il nuovo governo
- L'unico dicastero affidato a un esponente del partito con cui Tsipras ha formato l'alleanza - la destra euroscettica dei Greci Indipendenti - è la Difesa, dove va il leader della formazione, Panos Kammenos. Vice premier è il fedelissimo di Tsipras e dirigente di Syriza, Ioannis Dragasakis.  Agli Esteri va Nikos Kotzias, esperto di politiche europee, ex presidente di un think tank del ministero degli Esteri greco e 'fellow' ad Harward.
L'economista Yanis Varoufakis, cervello economico della sinistra radicale, autore della proposta di rinegoziazione del debito da 240 miliardi di euro che Atene ha con la troika (Bce-Ue-Fmi, che salvò Atene dal fallimento), gestirà il complicato capitolo delle finanze, guidando il dicastero. "L'euro - dice a Sky TG24 - va riformato, qui inizia una nuova speranza, Italia compresa".  (guarda il video in alto)

Gli auguri di Angela Merkel - Oggi ha rotto il silenzio Angela Merkel, che, a 48 ore dall'esito del voto, ha mandato un telegramma di congratulazioni al nuovo premier: "Arrivate in un momento difficile e avete grande responsabilità", ha scritto il cancelliere tedesco, "vi auguro forza e successo". Sul fronte dello spinoso capitolo del debito, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, si è detto "fiducioso" che si trovi una soluzione: "E' interesse di tutti che la Grecia resti nell'euro, compresa la Grecia".
Domani ad Atene arriva il presidente dell'europarlamento, Martin Schultz, ma sarà il giorno dopo il primo incontro tra il neopremier e il capo dell'eurogruppo e 'custode' della moneta unica, Jeroen Dijsselbloem.

Syriza: "Irrealistico pagare tutto il debito" - Per ora, il principale portavoce economico di Syriza, Euclid Tsakalotos, ha detto che "non è realistico" aspettarsi che la Grecia paghi tutti i suoi debiti e ha sottolineato che i creditori dell'Ue devono essere disposti a rinegoziare il debito. "Nessuno crede che il debito della Grecia sia sostenibile", ha dichiarato. "Non ho conosciuto alcun economista che onestamente ti dica che la Grecia pagherà tutto questo debito: non è possibile".

Frizioni con l'Ue sulle sanzioni alla Russia
- Intanto le prime frizioni con l'Ue si registrano sulla questione ucraina. In una dichiarazione congiunta dei 28 oggi è stata infatti annunciata l'intenzione di  ricorrere a "nuove misure restrittive" contro la Russia, ma il segretariato generale di Tsipras ha fatto sapere che il testo "è stato emesso senza la prevista procedura per ottenere il consenso dagli Stati, ed in particolare senza assicurarsi del consenso della Grecia". "In questo contesto - ha detto - Atene non è d'accordo con la dichiarazione".

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